Le sante mogli 1
Data: 24/01/2019,
Categorie:
Cuckold
Autore: troy2, Fonte: RaccontiMilu
... fare un po’ di sesso con te. Vedrai che non te ne pentirai. E se sarai brava con noi, noi lo saremo con voi e ce ne andremo senza farvi alcun male. Promesso. Sarai brava con noi?” Margherita assentì nuovamente. Il suo volto era una maschera di terrore, ma si alzò e cominciò a spogliarsi, lentamente. Quando sfilò la camicia, tutti e tre gli invasori esplosero in un’esclamazione entusiastica e i voltarono a guardare il povero Gino, che, legato come un salame, assisteva impotente alla scena. La donna sfilò la gonna, mostrando le belle e lunghe gambe ed il magnifico culo con solo un piccolo accenno di cellulite. “Aspetta!” la fermò quello che sembrava essere il capo “Le mutandine voglio sfilartele io! Posso?” La sua voce non aveva nulla di imperioso o di violento, ma Margherita scelse di non contrariarlo ed accettò che l’uomo le si avvicnasse e che fosse lui ad abbassargli le mutande. Cosa sarebbe cambiato, in fin dei conti? L’uomo posò le sue labbra sul ventre della donna, in un bacio delicatissimo, mentre le sue mani si avvicinavano con altrettanta delicatezza al bordo dei suoi slip. Lui la guardò negli occhi: “Non avere paura! “ le sussurrò, in maniera così flebile che nessuno riuscì a sentire la sua voce, ma Margherita ne lesse il labiale. Come lesse la sua richiesta di baciarle i capezzoli: avrebbe voluto rispondere di no, ma che senso aveva? Che razza di stupro era, quello? Sentiva la lingua dell’uomo scivolare addosso ai suoi seni e sentiva di non riuscire a non provare ...
... piacere, il che le procurava un forte senso di repulsione, che aumentò quando anche gli altri due le si avvicinarono e cominciarono ad accarezzare il suo corpo con altrettanta dolcezza. Quando la testa di uno dei tre si avvicinò troppo alla sua bocca, fu lei a cercarla e a far saettare la sua lingua fra le labbra di lui. Si stava eccitando! Il suo corpo non riusciva ad essere indifferente alle mani di quelli che stavano violando la sua intimità. Provava ad imporsi di essere schifata ed atterrita, ma la verità era che quanto più quegli uomini si stringevano a lei, senza mai essere troppo invadenti, chiedendo sempre il suo permesso per spingersi oltre, tanto più lei sentiva il desiderio crescere e la sua fica tornare a inumidirsi di umori copiosi, come non le succedeva ormai da tempo. Non furono loro a chiederlo, ma il suo busto si torse e si piegò fino a consentire alla sua bocca di raggiungere il cazzo di uno dei tre e accoglierlo tra le sue labbra, lasciandolo scivolare fin quasi a sfiorare le corde vocali. Erano giovani, quei mascalzoni, decisamente ben dotati e gentili. Margherita non volse mai lo sguardo verso Gino, mentre, silenziosa, si alzava, ma solo per accomodarsi sul cazzo di quello che sedeva alla sua destra, sul divano, facendoselo scivolare nella fica fino in fondo. Per la prima volta non riuscì a trattenere un gemito di piacere, che cercò di smorzare subito, mordendosi il labbro inferiore, fin quasi a farlo sanguinare. Avrebbe voluto incitarli ad assumere loro ...