1. Percezione di potere


    Data: 24/01/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... più antiquata e istintiva del pianeta.Io ti sfioro la schiena, le chiappe, ti contorno con le mie gambe, tu cominci repentinamente a oscillare con fervore, fino a sborrare la tua corposa e candida essenza sul mio addome, con un lungo e gustoso lamento di puro e di schietto libidinoso godimento. Io ti squadro estasiata, ti sorrido deliziata e infine t’asciugo con un canovaccio.
    
    Appresso, rimaniamo in tal modo avvinghiati nel gustarci il nostro adorato e immancabile Galíe, un Prosecco di Treviso DOC, d’altronde il nostro preferito. Le bollicine e il lussurioso coito m’hanno innegabilmente disteso e certamente rasserenato, in quanto mi dispiego sul fianco e tu sei nella parte posteriore pronto ad abbracciarmi. In seguito avverto qualcosa di gelido e d’impersonale, di realmente indeterminatoaddossarsisulla fenditura della mia pelosissima bionda fica: là c’è infatti del ghiaccio. Non l’avevo giammai sperimentato. Tu me lo recapiti sulle labbra, io lo lecco, dopo è nuovamente dentro di me, costantemente più a fondo. Nel tempo in cui colgo il ghiaccio squagliarsi ustionando nel contempo la mia torrida fica, un altro cubetto s’introducenella mia pelosissima bionda fica, logicamente e comprensibilmente in modo sleale, direi a tradimento. Seppure non me lo aspettassi, è in verità una sensazione favolosa, è gradevole, ma non agogno esibirmi né mettermi troppo in mostra. Tu, per farti scusare, digradi fra le mie cosce e inizi a dilatarmi le chiappe, baciando frattanto il pertugio ...
    ... anale, diventato intirizzito, compresso e rigido per via del ghiaccio.
    
    Io sono sempre distesa, sempre più rilassata ed eccitata, intanto che percepisco la tua lingua che mi penetra. È la prima volta che capto il tuo dito insinuarsi in me, dopo ne avverto due, è veramente fenomenale, malgrado ciò ho una lieve dolenza. Ti rivendico di fare adagio, in quel mentre tu ti sollevi chiedendomi di restare ferma. Torni dopo qualche istante e avverto qualcosa d’attaccaticcio sulle tue dita, dopo sul mio orifizio anale, appresso m’illustri spiegandomi all’istante che si tratta d’una pomata lubrificativa annunciandomi amabilmente:
    
    “Mia adorata Susanna, dal momento che è la prima volta, desidero che sia per te unicamente un franco, puro e limpido piacere” – intanto che mi dissemini la pomata con uno strofinamento accattivante ed eccitante nel tempo stesso sul pertugio.
    
    Io sto pressappoco per venire, perché quella è l’inedita e intemperantesensazione che avverto per mezzo del tocco delizioso e gradevole delle tue dita, allorquando percepisco qualcosa di grosso che mi stupisce, entrandomi dentro e sprofondando cautamente. Una stilla mi segna la faccia, giacché non ipotizzavo che mi facesse provare un patimento a tal punto, sennonché subito dopo mi tranquillizzo e comincio a godere della presenza di quell’estraneo, poiché la tua mano nel contempo sta solleticando abilmente e con perizia il mio eccitato clitoride, nel tempo in cui la tua lingua è affaccendata nel mio orecchio. Tu imprimi ...