1. Spogliati di ogni dignita 2


    Data: 22/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Stargate, Fonte: Annunci69

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    Come un bambino che aveva rubato qualcosa, tenevo tra le mani i pacchetti e pensando al contenuto sentivo crescere una forte turbamento. Non riuscivo ad immaginare la reazione di Laura e per un attimo sono stato preso dal dubbio se avessi o meno esagerato. Già entrando nel sexy shop non era stato proprio facile. La scelta di quegli indumenti era stata invece molto piacevole e ancor di più rispondere alle domande indiscrete del commesso. Mi aveva provocato un’erezione che non avevo saputo controllare e ancora di più mi aveva eccitato e turbato allo stesso tempo, la frase con cui mi aveva salutato. “Non ponetevi problemi e se vuole porti anche sua moglie, ho un camerino dove potrebbe provare quello che le pare con calma e se vuole le posso dare dei consigli”. L’allusione era fin troppo chiara, ma troppo folle da poter essere presa in considerazione. Mentre stavo tornando a casa telefonai a Laura dicendole che le avrei fatto una sorpresa senza dirle cosa. Sapevo di far breccia nella sua curiosità, infatti nonostante i suoi quarantotto anni era ancora curiosa come una bambina, ma non le dissi nulla di più. Arrivammo a casa pressoché contemporaneamente, lei si aspettava evidentemente qualcosa di particolare, non certo quello che le avevo comprato; restavo un po’ indeciso sul da farsi, per questo decisi di lasciare tutto sul divano ed uscire a cena. Al ritorno le dissi di iniziare ad entrare mentre io toglievo dal vialetto d’ingresso le due auto mettendole ciascuna nel ...
    ... proprio poste nel garage. Entrai con ansia in casa. “Sei pazzo – mi anticipò, venendomi incontro – dove hai preso quella robaccia, non penserai che la potrei mai indossare?” Lei aveva già guardato nei pacchetti. mi sentivo smontare e ribattendo dapprima timidamente :“ma dai, è solo per noi, e poi l’altra sera mi sembravi convinta – e non sentendola rispondere presi la situazione in mano - ascolta, sai mi stai già eccitando solo al pensiero di vederti, poi dopo tutti questi mesi che ti sono stato vicino senza chiederti mai nulla, penso di aver diritto ad avere un piccolo riconoscimento ”
    
    Lei abbasso la testa si sentiva in colpa per tutto quello che mi aveva fatto sopportare, sono un bastardo lo so, ma in quel moneto ero troppo eccitato. Salendo le scale per andare in camera mi rispose che l’avrebbe fatto solo per quella volta e di non pensare più di buttare via soldi per cose che sarebbero restate ad ammuffire nell’armadio. Già, lo so, il suo famoso armadio dove non avevano mai trovato posto abitini un po’ sfiziosi, neppure una minigonna, solo completi giacca e pantaloni perfetti per il suo lavoro.
    
    Anche se non era stato certo un buon inizio la vedevo salire le scale da dietro già immaginando quel culo stretto tra le cinghie del reggicalze e soddisfatto per averla convinta ad osare presi dal cassetto del mobile la digita. Poi mi sono girato verso la vetrata delle scorrevole aprendo le tende in modo che chiunque da fuori poteva guardare benissimo all’interno senza essere visto, ...
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