1. Cristina


    Data: 21/01/2019, Categorie: Etero Autore: Pigover60, Fonte: Annunci69

    ... fra le sue che si dischiusero e cominciò un “tango” di lingue vogliose.
    
    Subito posai una mano sul suo seno prosperoso e lei lasciò fare sicché le sbottonai la camicetta e scoprii che non aveva reggiseno.
    
    Giocai un po’ con i suoi capezzoli che si erano prontamente inturgiditi continuando a far incrociare la mia lingua con la sua.
    
    Poi mi staccai e mi abbassai a succhiare prima uno, poi l’altro capezzolo.
    
    Lei gradiva perché, non solo si lasciò sfuggire dei gemiti, ma mi chiese di spalancare la bocca per accogliere più seno possibile.
    
    Siccome, ora, una mano era dietro le sue spalle e l’altra era libera, la insinuai sotto la gonna, sfrucugliando nelle mutandine che scoprii già molto bagnate.
    
    Aveva una figa mimetizzata in fra una folta foresta di peli ed un clitoride importante, quasi che fosse un piccolo cazzetto.
    
    Senza mollare il suo seno che teneva occupata la mia bocca, cominciai a dedicarle un ditalino.
    
    Lei gemeva e si contorceva.
    
    Si lasciò scappare un “Finalmente ho trovato ...
    ... un porco adatto a me!”.
    
    Sotto le dita sentivo la vagina sempre più infradiciata; infilai il dito medio nella fessura e cominciai a cercare il misterioso Punto G.
    
    Andai avanti per alcuni minuti poi lei urlò: “Vengoooo”.
    
    Sussultava come mai mi era capitato di vedere in una donna in orgasmo.
    
    Si calmò, si ricompose e guardandomi piena di gratitudine mi disse “Grazie tesoro!”
    
    Poi mi chiese: “Vuoi un fazzolettino per asciugarti il dito?”
    
    “Buona idea, ma prima … “ portai il dito alla bocca e lo succhiai con avidità; lei mi guardò emozionata ed io le dissi “Hai un buon sapore … Vorrei poter assaporare il gusto … direttamente”
    
    “Ed io sarò contenta di fartela leccare. Dimmi quando sei disponibile ed andiamo in albergo”
    
    “Domani pomeriggio?”
    
    “Non vedo l’ora!”
    
    Il campanile suonò dieci rintocchi più uno … erano le 22,30; un’ora e mezza in auto e mi venne da pensare “Chissà quanto tempo, domani, staremo in quel letto d’albergo!”
    
    Lo scoprirete alla prossima puntata.
    
    (FINE PRIMA PARTE) 
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