Il Destino, come un camion rumeno in un parcheggio in una sera di tarda estate…..seconda parte
Data: 15/01/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: scopertaeros69, Fonte: RaccontiMilu
... sessione che proviene dal suo bagaglio, forse appartiene a qualche dress code, a qualche giocattolo intimo.
Si siede, guardandola con maggiore attenzione, il taglio dei capelli in effetti non è proprio identico come il colore, ma comunque la loro somiglianza è sorprendente, potrebbero essere scambiate per sorelle, la frangia nasconde un arcata sopracciliare leggermente più pronunciata e una fronte alta.
è davvero bella e le gambe che terminano dentro la minigonna non vertiginosa ma sicuramente di buongusto sono perfette e abbronzate, come le sue.
Il treno rallenta prima impercettibilmente poi molto più decisamente in uno stridere di binari, sino ad arrestarsi del tutto, fuori è soggiunta la notte, Chiara si alza e sblocca il fermo del finestrino per abbassarlo e guardare fuori.
L’odore della notte umida e della campagna la raggiunge veicolando effluvi di terra bruciata e sentori di stallatico, guarda in avanti verso la testa del convoglio, seguendo la teoria di luci offerta dai finestrini illuminati della carrozze.
Un ronzio vicino all’orecchio, la avvisa che aprire il finestrino ha dato l’avvio all’assalto delle zanzare che certo non devono mancare li intorno, e desiderose di banchettare a sue spese, si ritrae e si gira leggermente per richiudere, ma al suo fianco a guardare fuori c’è anche il viso della sconosciuta che chiede che sta succedendo.
La sconosciuta incontra il suo sguardo, sta per rispondere e poi si avvede che ...
... quest’ultima sta guardando qualcosa al di sotto degli occhi, ci vuole un attimo per capire che il foulard si è allentato e ora sta guardando il suo diadema-collare da schiava.
Di nuovo gli occhi si incontrano, Chiara abbozza in sorriso che vorrebbe essere naturale, ma è solo lo specchio malizioso del suo imbarazzo alla ricerca di una complice comprensione. ‘Non lo so però vedo delle luci come di pile alla testa del convoglio vicino alla motrice, speriamo non si sia guastata’.
La sconosciuta conviene che sarebbe una bella seccatura rispondendo al sorriso in modo naturale…e forse qualcosa di più, e poi si presenta ‘Comunque io sono Nickla, piacere’ stende la mano con l’anello, che Chiara stringe prontamente, quasi con sollievo.
Le due donne sono ancora in piedi mentre il controllore passa, Nickla lo arpiona al volo chiedendo spiegazioni, mentre lo insegue per il corridoio, il ferroviere va di fretta e non ha intenzione di fermarsi.
Il telefonino della donna è rimasto sul sedile e il salvaschermo non è ancora entrato in funzione, la schermata web le è familiare, è quella del sito BDSM alla quale è iscritta; il ritorno di Nickla seppure prevedibile la coglie quasi di sorpresa come se fosse stata pescata a spiare dal buco di una serratura.
Si siede velocemente al suo posto, cercando di guardare attraverso la notte fuori dal finestrino qualsiasi cosa, la donna la informa che il treno ha travolto una persona, forse un suicidio, ...