Il primo boyfriend - Capitolo 8
Data: 10/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Prime Esperienze
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... “Allora...” Disse papà alzandosi. Cominciò a camminare avanti ed indietro tra il suo posto ed il tavolino. “Da quanto tempo sei così?” Solo papà era in grado di pensare logicamente, mi faceva comunque piacere che non fosse preso dall’emozione, mamma era emotiva per tutti e tre! “Da quando sono nato, papà, ma l’ho capito quando avevo dodici anni.” Risposi tentando di sembrare il più tranquillo possibile. “Capisco” Disse pragmaticamente: “Ne sei sicuro?” Io ridacchiai, come fai ad essere sicuro se sei gay o no? Era una domanda assurda ma sapevo che dovevo stare serio, non volevo renderli più a disagio di quanto non fossero già: “Sì papà, ne sono sicuro.” Un altro silenzio avvolse la stanza, mentre papà ritornava al suo avanti ed indietro davanti al divano. Improvvisamente si fermò, guardò mia madre, la cui espressione era un po’ cambiata, poi me: “Mi dai una mano con questo falciatore, Andrea?” Chiese, la sua espressione mi diceva che non era quello che veramente voleva.
Lo seguii fuori. Con mia grande sorpresa si girò e mi abbracciò col più grande abbraccio che penso mi avesse mai dato: “Tu sai che tua madre ed io abbiamo sempre sostenuto le tue decisioni.” Cominciò: “Io ti accetto per quello che sei e ti amo ancora ora più che mai. Per tua madre ci vorrà più tempo per farsene una ragione, quindi dovrai lasciarle il suo spazio e del tempo per adeguarsi. Tuttavia poi sarà ok; lei ti ama quanto me e nulla lo cambierà. Le parlerò.” Io gli sorrisi l'abbracciai: “Grazie ...
... papà, anch’io ti amo.” “Perché non vai un po' fuori mentre io tento di riportare la mamma alla realtà” Suggerì. “Oh, sì. Comunque devo lavorare dalle due e mezza alle sei.” “Ok, ne parleremo ancora quando tornerai. Con la speranza che lei sia d’accordo nel continuare la discussione.” Io accennai col capo e sorrisi, poi andai a prendere la mia macchina.
Salii in macchina, sollevato per essermi tolto il problema dal petto ma, tuttavia, ero preoccupato per la mamma. Pesavo che lui l’avrebbe presa peggio della mamma. Ragazzi, mi aveva veramente sorpreso, era veramente un grande. Io mi aspettavo il completo opposto, mi ero immaginato che sarebbe stata la mamma a cercare di convincere papà. Quello scenario mi passò per la testa mentre guidavo verso il lavoro. Comparai la scena che avevo immaginato per centinaia di volte. Il risultato non era lo stesso, avevo pensato che sarebbe stato più drammatico.
Parcheggiai al supermercato dove mi aspettavano tre lunghe ore di lavoro!
Circa alle quattro e mezza entrò nella mia ‘cucina’, come mi piace chiamarla. Ero così felice di vederlo! Stavo preparando da un po’ i banchi per il giorno seguente, così decisi che sarebbe stato bene fare una pausa. Afferrai la mia bibita ed andai nella stanza dell’intervallo, Luca mi seguì. Quando entrai verificai che la stanza era insolitamente vuota. Mi voltai e gli diedi rapidamente un bacio di saluto sapendo che dovevamo essere accorti. Ci sedemmo ed io cominciai a parlare: “Gliel’ho detto” Dichiarai ...