Segreti svelati
Data: 07/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Linguacce, Fonte: Annunci69
Il rosso del mantello occhieggia fra i grigi tronchi che decorano il bosco; il colore fa scappare le prede ed attira l'attenzione dei predatori che vi dimorano.
È tardi, lo sa, proprio per questo aveva tagliato attraverso l'assordante silenzio del bosco. Le sue amiche l'avevano trattenuta più del dovuto ma nonostante l'arrivo della sera stava andando comunque dalla sua cara nonna. I suoi passi sulle foglie autunnali erano l'unico suono, otre quello degli uccelli che decoravano il silenzio. In molti le avevano detto che era pericoloso, che nel groviglio di rami, alberi siepi si nascondeva lui: il lupo. Non credeva molto a quella storia, sorrideva dolcemente a chi la metteva in guardia da quel luogo.
L'odore di legna bruciata le accarezza le narici: solo un'occhiata, si vuole accettare soltanto che non sia un incendio. Il cappuccio del mantello scivola dai capelli biondi, i suoi occhi cercano il bagliore del fuoco intorno a sé. Si avvicina, lo scricchiolio delle foglie sotto i suoi piedi: è un bivacco umano. Forse qualche campeggiatore
"Nessuno le ha detto che questo posto è pericoloso?" una voce maschile la sorprende alle spalle. Il cuore palpita rapido nel petto di lei, il respiro mozzato, un grido attraversa la foresta: il suo.
"Signorina, tranquilla, non voglio farle del male" le dice, mentre lei si gira. Le dita femminee sul petto come a trattenere il cuore, il rosso mantello che ondeggia intorno al suo corpo flessuoso.
"Sono Sebastiano, un cacciatore ...
... del paese qui vicino verso nord." le dice mentre le prende la mano. La sua voce virile e roca, il calore della mano, lo sguardo sereno ed intenso, qualcosa in lui le provoca un'ondata di calore in tutto il corpo. Sente quel calore sul viso, tra le cosce nascoste dalla lunga gonna.
"Sono serena.... cioè mi chiamo Serena" balbetta timida lei. La piccola mano bianca che scompare fra quella grande e scura di lui; l'imbarazzo ed una sottile aspettativa aleggia fra loro. Lo guarda negli occhi, quasi persa in quel nero pece, il calore della mano di Sebastiano diventa liquido fra le cosce di lei. Tutto è fumoso nella mente di Serena mentre guarda l'uomo che ha davanti. Si sente vogliosa, languida, mentre osserva il cacciatore sconosciuto. Un bacio profondo, forse chiesto con gli occhi, li unisce in un corpo solo. Serena sente quelle mani sotto al mantello, il calore diffondersi sulla pelle. Cerca di scostarsi, di andarsene ; respinge quel corpo a lei estraneo con entrambe le mani guardando spaventata gli occhi neri di quel cacciatore.
"Non scappare Serena" dice lui "sento la tua eccitazione" e guida la mano della ragazza sul suo corpo "senti la mia. Mai nessuna ha avuto questo effetto su di me". Le dita di lei si stringono esitanti su quella verga. Sapeva cosa stava facendo anche se era nuova a quelle dinamiche. Lo sguardo di Sebastiano era rovente sulla pelle di lei, tra le sue cosce, nella sua mente. La spinge con gentile fermezza ai suoi piedi. La osserva inginocchiarsi, il ...