Pamela ed il padre
Data: 03/01/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: goldenoro69$, Fonte: EroticiRacconti
... non ero pronto.
Durante la cena la sera mi venne in mente di chiedere il motivo per cui si era lasciata col ragazzo, rispose che con lui non aveva mai goduto e che avrebbe voluto un uomo più maturo, lui era un ragazzino,
Andai a farmi la doccia prima di mettermi a letto e mi guardai nudo allo specchio, cosa che non avevo più fatto, e vidi che fisicamente non ero da buttare, che avevo un bel cazzo che forse non avevo usato a sufficienza dando ragione ad Ester.
Il sabato mattina Pamela tardava ad alzarsi, sono andato nella sua camera a chiamarla e disse di non sentirsi bene, aveva dei dolori forti sotto la pancia, informai il medico e mi consigliò una visita ginecologica. Presi immediatamente appuntamento e fu così gentile da riceverci il sabato pomeriggio. La diagnosi fu abbastanza severa, forte infiammazione vaginale e cura con antibiotici e pomata. Si raccomandò lo specialista di spalmare la pomata anche in profondità cosa che non sempre si riesce a fare da soli, quindi magari la sorella, la mamma o il fidanzato. Senza commentare pagammo salutammo ed andammo in farmacia prima ed a casa subito dopo.
Facemmo il piano per la cura antibiotici ogni dodici ore ,quindi sera e mattina. Pomata ogni otto ore si poteva iniziare subito. La confezione della pomata era dotata di una palettina per spalmare ed un piccolo dilatatore vaginale. Pamela disse che non era possibile farlo da sola e fu giocoforza che mi occupassi io. Ora avere una figa bellissima spalancata davanti ...
... agli occhi, anche se si tratta della propria figlia è molto difficile restare indifferenti.
Ci provai dilatando la grandi labbra ed inserendo la palettina unta di pomata e lei disse che sentiva dolore con la palettina e provarci con le dita. Misi un guanto di lattice unto e spalmai la pomata, dapprima chiuse gli occhi, poi emise dei gemiti e mi fece togliere il dilatatore e mi disse di continuare con le dita e di non fermarmi in due minuti le provocai un orgasmo infinito. Il mio cazzo non ne voleva saper di stare nei pantaloni, andai in bagno e mi feci una volgare sega. Quel supplizio si doveva ripetere ogni otto ore ed ogni applicazione un orgasmo per lei ed una sega per me. La quinta applicazione già stava meglio, non aveva più fastidi. si mise sul letta a gambe spalancate tutta nuda e mi impose di mettermi nudo anch'io. Cercai di resistere ma non ci fu verso. Come al solito durante l'applicazione il mio cazzo partì con dei sussulti per arrivare poi alla massima erezione e dopo il suo orgasmo mi fece distendere sul letto e la sega me la fece lei con la sborrata che arrivò dappertutto. Forse non realizzai subito quello che era appena successo ma avevo un senso di essermi liberato di qualcosa che non riuscivo a capire. Finirono gli antibiotici, finirono le applicazioni e constatammo la totale guarigione.
Riprendemmo i comportamenti liberi in casa senza porci dei problemi, ma nonostante la sega nessuno dei due voleva sporgersi oltre, ci pensò Giove pluvio.
Dormivamo nudi ...