1. Bianca come la neve


    Data: 03/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... potente.
    
    “Ahhhhhhhhh!”,
    
    Schizza nel profondo, resta fermo, fulminato, poi si sfila, mi bacia una natica:
    
    “Non preoccuparti… non è mica finita…”.
    
    Infatti mentre siamo lì sdraiati ricomincia toccarmi, mi accarezza il culo, la schiena, mi attira verso di lui, lecco i suoi capezzoli, poi la pancia, ricalcando le linee degli addominali, poi il pube, infine il cazzo, ricco degli umori del mio culo, scendo verso le palle, che mi faccio entrare in bocca, poi le cosce, alza su il culo, così posso passare al perineo ed all’ano.
    
    E’ di nuovo durissimo, glielo prendo un momento in bocca, poi vado giù, sulla schiena, Vilfredo mi allarga le gambe, le appoggia sulle spalle, mi penetra, guardandomi fisso negli occhi.
    
    Il mio culo è rovente, sensibilissimo, urlo per il piacere, mentre lui mi masturba, mentre mi scopa.
    
    Sborro quasi subito, devastante!
    
    Lo sperma mi è sgocciolato sulla pancia, ci passo la mano, raccolgo tutto poi la lecco, lascivamente, me la toglie di bocca e la lecca lui.
    
    Sono veramente via di testa, plastilina nelle sue mani.
    
    Va avanti, ancora e ancora, non finisce mai, vorrei non finisse mai.
    
    Ogni tanto mi bacia, profondamente.
    
    Gli chiedo di farlo venire con la bocca, voglio bere.
    
    Quando finisce la trattengo in bocca, per sentirne bene il sapore, ...
    ... glielo faccio vedere socchiudendo le labbra, BIANCA COME LA NEVE, poi mando giù.
    
    Mangiamo qualcosa assieme, ancora nudi, chiacchierando, anche di mia sorella, poi ci rivestiamo in silenzio.
    
    Inforchiamo gli sci e ci dirigiamo verso il mio hotel che è vicinissimo agli impianti di risalita
    
    Sono felice ma triste, sarà difficile poterlo rifare, lui è impegnatissimo, oggi è stata veramente un’eccezione, poi tra due giorni vado via.
    
    Quando arriviamo c’è tutta la mia famiglia, stesi sulle sdraio davanti all’albergo, salutano Vilfredo, mio padre lo conosce da molti anni.
    
    Mia sorella lo abbraccia e mi strizza l’occhio, io ammicco nel modo che conosce, quello che significa che ho scopato.
    
    La sera, in camera le racconto, è invidiosa.
    
    Si eccita e si masturba mentre mi dice che il ragazzotto che ha incontrato era veramente imbranato, è venuto appena gliel’ha preso in mano, non ha fatto neppure in tempo a metterselo in bocca.
    
    Le dico che ho parlato di lei a Vilfredo, del fatto che lui le piace tantissimo, ha ceduto e la prossima volta la inculerà, non vuole la figa, troppa responsabilità, andremo assieme, io devo trovare il modo di travestirmi per lui.
    
    Non sta nella pelle, convincerà sicuramente papà a tornare presto, lui fa tutto quello che lei gli chiede.
    
    Sarà una figata. 
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