La dominatrice
Data: 01/01/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69
-------SCRITTO DOPO AVER RACCOLTO LE CONFESSIONI DI UN'AMICA-------
Sono un'esibizionista, lo sono nella vita quotidiana e in quella virtuale. “In presenza”, come abbiamo recentemente imparato a dire con l'esperienza dell'isolamento generale da Covid19, mi piace mostrare le mie forme e vestendomi in modo succinto, attiro gli sguardi e mi gratifica essere ammirata anche dagli uomini, ma soprattutto dalle donne, che sono il mio obiettivo, dato che mio marito è più che sufficiente a soddisfare la mia componente passiva e sottomessa. Con le donne, invece, mi pongo in atteggiamento dominante, mi piace possederle e farle mie succubi. Anche il mondo virtuale è per me un terreno di caccia. Le mie foto provocanti, oltre ad attirare nugoli di ammiratori maschi da cui accetto con gratitudine solo i complimenti, mi procurano anche preziose attenzioni da parte di donne, attirate dalla sicurezza con cui ostento la mia femminilità e ne rimangono sedotte.
Finora mi è capitato di avere tre amiche schiave. Con altre donne ho solo giocato in modo saffico molto piacevolmente e con qualcuna ci siamo divertite semplicemente a scattare delle foto, utili per il mio blog.
Devo subito onestamente precisare che molta parte della mia sicurezza mi deriva dalla costante presenza del mio Uomo, uomo con la U maiuscola, perché non solo è il mio amore, ma anche il mio maestro e il mio padrone. Quello che faccio con le mie sottomesse è praticamente quello che ho appreso negli anni passati, ricevendolo ...
... da lui.
Quello che vi racconto è l'incontro che mi ha intrigato di più perché ho trasformato una lei di coppia, timida ed impacciata, in una vera troia sottomessa, in una macchina per il sesso.
E' una donna matura, che porta però molto bene i suoi anni, con un marito che non solo ha 15 anni più di lei, ma che li porta anche male, a causa di problemi fisici e una malattia prostatica che lo ha reso quasi impotente, cosicché quando l'ho conosciuta lei non praticava più il sesso da tempo immemore e viveva con lui come se fossero ormai due fratelli.
Ho fatto la sua conoscenza tramite un laconico messaggio giunto sul mio profilo: “Ciao, mi chiamo Claudia, ti trovo molto bella, se vuoi scrivimi in privato” seguito da un indirizzo email.
Le ho risposto, come faccio di solito a tutte, assicurandomi, a scanso di equivoci, che avesse letto la mia presentazione e chiedendole un parere sulle mie foto, questo per gratificare il mio lato esibizionista, che non è mai abbastanza sazio di complimenti.
Nella sua risposta mi confida che le sono sempre piaciute le donne fin da quando era piccola, ma non ha mai avuto il coraggio di assecondare questa sua inclinazione, dato il suo retaggio familiare profondamente cattolico, che le aveva plasmato una morale per la quale questa sua curiosità era considerata morbosa e peccaminosa. Nel successivo scambio epistolare, in cui comincia a fidarsi di me, della mia propensione all'ascolto e della comprensione che artatamente le manifestavo, mi ...