1. Come una puttana


    Data: 31/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Sogno2014, Fonte: EroticiRacconti

    ... volta ) e cominciai a pomparlo lentamente,andando su e giù fino ad arrivare alla gola. Lo tirai fuori e lo leccai con gusto fino alle palle per poi ricominciare a succhiarlo. Sentivo il suo ansimare e io continuavo con gusto ( la cosa mi piaceva da morire ed anche il mio cazzo ora era durissimo ), sentivo che stava per venire, il suo respiro aumentava ed il suo cazzo si faceva ancora più duro. Come immaginavo lui scoppiò e si lasciò andare ad una sborrata immensa nella mia bocca, non sapevo che fare fino a quando mi disse " adesso ingoia tutto puttana ". Non me lo feci ripetere ed a fatica ingoiai tutta quella sborra, era calda, densa, ma con un buon sapore. Estrassi quel bel cazzo dalla mia bocca e lo pulii per bene, lui era soddisfatto e io di più, pensavo che la mia prima esperienza fosse finita lì, ma lui mi baciò e mi disse con tono imponente : adesso però bella puttanella, visto che ti piace e sembra che hai sempre succhiato cazzi, ti rompo quel bel culetto ". Non sapevo come reagire, avevo paura di sentire dolore, ma già pensavo a quel bell'attrezzo dentro di me. Non mi diede tempo, mi girò e mi mise a novanta, cominciò a leccarmi il culo, per lubrificarlo, a spuntarci dentro e poi a leccarlo ancora. La sensazione mi piaceva tantissimo e nella mia testa pensavo che finalmente sarei diventato sessualmente donna. Appoggiò la cappella al mio buchetto ancora vergine e lentamente cominciò ad entrare. Il dolore era fortissimo, ma provai a resistere, entrava sempre di più ...
    ... fino a che con un colpo secco entrò tutto. Mi disse : " ti piace sentire tutto il mio cazzone nel culo è puttana che non sei altro ?, ti piace essere inculata è?, Adesso ti scopo per bene, voglio sentirti godere zoccola. " Cominciò lentamente a fare sù e giù, il dolore era tanto, ma gradualmente cominciò a diventare piacere fino al momento che iniziai ad ansimare. Sentendomi così iniziò ad aumentare il ritmo ed io mugulavo come una gatta in calore. Ad un certo momento sentii un rumore, ma pensando fosse il gatto non ci feci caso, guardai l'orologio e vidi che ancora era presto. Ripresi a concentrarmi su quel cazzo che mi stava sfondano, lui sembrava un toro, non mi dava tempo di respirare dal tanto che spingeva, ma a me la cosa mi piaceva talmente tanto che lo incitavo a fare di più gli dissi : " dai spaccami, fammi sentire donna e soprattutto trattami come la peggiore delle puttane". Mi girai per guardarlo in faccia, volevo vedere la sua espressione, ma appena mi girai rimasi di sasso, immobile con il suo cazzo dentro : sulla porta c'era mia moglie. Ebbi un sussulto ed anche lui si accorse di lei e rimase di stucco, entrambi immobili ancora con il suo cazzo che mi possedeva. Lei li ferma con uno sguardo disprezzante che mi stava applaudendo. Facemmo per staccarci, ma lei con tono perentorio urlò:" FERMI COME SIETE ". Non sapendo che fare e con la paura che la situazione degenerasse, rimanemmo li impalati, sentivo il cazzo di lui ancora duro dentro di me, forse la situazione lo ...