Un amico tuttofare
Data: 31/12/2018,
Categorie:
Feticismo
Hardcore,
Masturbazione
Autore: tischizzo, Fonte: xHamster
... e ancora un’erezione mi cresce…
“Eccomi sono tornata”
Sentendola arrivare appendo in fretta la vestaglia e mi dirigo verso di lei, osserva il lavoro che ho fatto, mi ringrazia con la sua proverbiale gentilezza, mi paga e ci salutiamo.
A casa da solo ripensando all’accaduto e col profumo di lei ancora addosso e nel naso, guardando alcune sue foto mi masturbo scaricando così la tensione e l’eccitazione accumulata.
Dopo il piacere provato quel giorno, durante le pulizie successive ho sempre cercato di entrare in contatto coi suoi capi intimi, a volte li trovavo stesi ad asciugare, a volte sul letto, altre ancora frugavo nei cassetti in cerca di lingerie un po' per sentire il suo profumo, un po' per vedere i suoi gusti e capire meglio che tipo di donna fosse nell’intimità, cosa che mi ha sempre incuriosito tantissimo!
Un giorno in cui ero molto eccitato frugando nei cassetti mi imbattei in un corpetto rosa di pizzo, decorato con ricami, fiocchetti e un perizoma abbinato. Pensai subito a lei con addosso quella lingerie, mentre provocava suo marito che magari dando per scontata la cosa nemmeno si eccitava più di tanto e provai un misto di eccitazione e rabbia per questo.
D’istinto mi tirai fuori il cazzo e iniziai a passarlo sul corpetto, nelle coppe dove poggia il suo seno e all’interno del perizoma, sul triangolino dove ci appoggia la figa.
Avevo il cazzo durissimo, masturbarmi sulla sua lingerie, pervaso dal suo inebriante profumo mi faceva arrapare come mai ...
... prima, il cazzo mi esplodeva da quanto era duro e venoso.
Di colpo sento una voce...”Ma...cosa stai facendo??? Oddio!!!”
Era Elide, in preda all’eccitazione non l’avevo sentita arrivare…mi giro e la vedo con gli occhi sgranati, mentre si tiene le mani sulla bocca…
Cerco goffamente di ritirare il cazzo nei pantaloni mentre lei resta immobile sulla porta, capisco che ormai il rapporto è compromesso, anni e anni di amicizia buttati al vento per colpa delle mie pulsioni, me lo merito tutto, sono stato un coglione, tutte cose che penso ma non dico in quel momento, in quell’istante cerco solo di rivestirmi e di andarmene…
Faccio per uscire dalla stanza e quando arrivo vicino a lei mi dice: “Ma tu dove credi di andare adesso? Non penserai mica di cavartela così?” mi dice con espressione seria.
“Come potrai ben capire sono imbarazzatissimo, tutto ciò che ti posso dire adesso è scusa. Ora è meglio che me ne vada.”
“Ma ti sembra il modo di fare, dopo tutto il tempo che ci conosciamo?” ribatte Elide.
“Ti prego, fammi andare via, potrei dirti cose che non penso realmente, perché sono molto confuso adesso” rispondo io allontanandomi.
Sono ormai alla porta di ingresso quando sento lei dirmi:
“Ma tu…mi hai nascosto queste tue doti fino adesso? Per tutti questi anni? Come hai potuto?”
Rimango impietrito, non ci posso credere, mi fermo un attimo, mi giro e la vedo sorridere...
Ormai in preda all’ormone mi butto verso di lei, la alzo di peso prendendola per le ...