1. La spagnola col culo nel laghetto


    Data: 30/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    ... avuto il coraggio di andare oltre. Capisco, ci penso io, gli dissi. Mi avvicinai a lui in un punto in cui si toccava il fondo del laghetto con i piedi e l’acqua ci arrivava sopra le spalle, gli voltai le spalle gli dissi di appoggiarsi a me, inarcai la schiena all’indietro in modo da spingere il mio culetto contro il suo cazzo durissimo poi misi una mano fra i nostri corpi, glielo afferrai e lo guidai fra le mie natiche fino ad appoggiarsi al mio buco, gli presi le mani e mi feci abbracciare poi gli dissi: adesso muoviti su e giù e strofinalo fra le mie natiche fino a venire, ma ti sporcherò tutto! Di che ti preoccupi, siamo nell’acqua, piuttosto cerca di non fare il furbo ed entrare perché non sono lubrificato, se entra mentre siamo nell’acqua fa un male pazzesco e potrei emettere un urlo da far scappare tutti gli uccelli del bosco compreso il tuo. Cominciò a muoversi dietro di me e la cosa riportò la mia memoria ai primi giochi fra maschi che facevo con un amico quando ero più giovane, già allora il culo che veniva imbrattato era sempre il mio. Sai, adesso una parte di me vorrebbe spingertelo dentro e sentire quell’urlo, fregarmene e andare avanti, mi disse. So bene che quando si arriva in queste situazioni bisogna stare attenti perché &egrave un attimo che il padrone del cazzo che hai fra le chiappe perda la ragione e ti sfondi, ma un conto &egrave quando sei preparato e almeno un po’ lubrificato, un altro &egrave quando sei nell’acqua di un laghetto di montagna col ...
    ... culo che si sta congelando e ti domandi quanto lui debba essere eccitato per avercelo così duro nonostante l’acqua fredda, siccome mi &egrave già successo in una piscina ed &egrave stata una delle inculate più sgradevoli che io ricordi, era il caso di far si che non succedesse di nuovo. Fortunatamente l’eccitazione gli fece perdere il controllo e il suo cazzo esplose fra le mie natiche, il sui orgasmo fu così potente che sentii distintamente lo schizzo del suo sperma che impattava contro il mio ano verso il quale aveva bussato di prepotenza fino a quel momento. Non ci credo, l’ho fatto davvero! Disse. Cosa hai fatto? Ti ho inculato scoppiai in una risata ma non mi hai inculato! Beh, quasi Ma non puoi ‘quasi’ incularmi! O mi inculi o non mi inculi, come fai ad avermi inculato se non me lo hai nemmeno messo dentro? Dai, usciamo, vestiamoci e andiamo verso il parcheggio. Ci incamminammo verso le nostre macchine e durante tutto il tragitto non faceva che ringraziarmi per quello che gli avevo lasciato fare, arrivati alla macchina fece per salutarmi e io gli dissi: aspetta un attimo, non crederai di cavartela così? Lui rimase per un attimo impietrito non capendo cosa volevo dire, poi balbettando mi chiese: ‘oh, scusa, non avevo capito, ti devo dei soldi?’. Io non mi offesi anche se so che avrei dovuto almeno fingere di esserlo, quindi gli risposi: Ma che soldi?! Mi devi un orgasmo! E come faccio? Sospirai alzando gli occhi al cielo e dissi: Questo parcheggio la sera &egrave un posto ...