Presenze
Data: 29/12/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69
... parti più sensibili.
Emise dei gemiti sospiri, quasi incapace di stare in piedi. Le sue mani afferrarono istintivamente la sua testa, trovando capelli sorprendentemente morbidi. Non poté resistere a tirarla mentre la spingeva sempre più vicino al bordo, finché le sue gambe iniziarono a tremare, e il suo respiro usciva in brevi, veloci suoni ansimanti.
Alla fine, arrivò, il suo orgasmo esplose in tutto il corpo come un'ondata di euforia. Ansimando, si trovò anche lei ad abbassarsi in ginocchio, e la creatura la tenne stretta, baciandola e carezzandole la schiena. La spinse dolcemente indietro, finché non fu sdraiata, e si spostò sopra di lei.
Sentì il suo peso su di lei, ogni centimetro della sua pelle formicolio mentre aveva una mano sul seno e un'altra proprio accanto alla sua testa. Premette le sue labbra sulle sue mentre scivolava lentamente dentro di lei.
Sembrava quasi che stesse andando a fuoco. Quando iniziò a spingere, muovendosi dentro e fuori, all'inizio lentamente, assicurandosi che fosse a suo agio, allungò la mano e avvolse le mani intorno alla sua schiena, la vicinanza dei loro corpi opprimente.
Mentre si muoveva più veloce e più forte, sentì il suo respiro accelerare. La sua mano l'afferrò più forte, e lei gemette alla sensazione che colpisse tutti i suoi punti deboli. Le sue unghie ora stavano scavando nella sua schiena, la sua voce e ...
... i suoi grugniti si mescolavano, quei due si muovevano all'unisono.
Tornò ancora una volta, il suo corpo in tensione e la sua mente un caos vorticoso. La sensazione di lei che si stringeva era troppo da sopportare, e dopo qualche altra spinta, arrivò con un gemito, il cazzo che pulsava dentro di lei, la sensazione dei suoi fluidi caldi che le riempivano la vagina.
Quasi le crollò addosso, e loro due erano un pasticcio ansimante, gli arti intrecciati, entrambi sudati ed esausti.
E poi le luci nell'ascensore riapparvero.
Era sola in un ascensore che saliva lentamente.
Dopo aver avuto uno degli orgasmi, se non il più intenso che aveva avuto in tutta la sua vita, ora era virtualmente nuda sul pavimento dell'ascensore, respirando pesantemente, la figa fradicia.
Sbatté le palpebre, confusa e disorientata per alcuni secondi, prima di tornare in sé e alzarsi sulle gambe scosse dall' adrenalina. Tirò su la gonna e le mutandine. Proprio mentre si stava abbottonando la camicia, le porte si aprirono.
Cosa cazzo era successo?
Sembrava davvero tutta una bizzarra allucinazione?
Mentre camminava verso il suo appartamento, ora che era tornata alla realtà, l'unica cosa che le passava per la testa era quanto fosse impossibile tutto ciò.
Eppure, entrando nel suo appartamento, sentì una folata di vento, che inequivocabilmente sembrava sussurrare il suo nome.