Tua…(Capitolo 4)
Data: 28/12/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu
... mia gamba. Mi ritrovo con le gambe divaricate, di fronte a lei, e col suo piede sulla mia coscia, che risale lentamente. Mi abbasso anche io, per favorire la situazione, avvicinando il mio bacino al suo piede. Lei mantiene la sua espressione eccitata e sensuale. Mi fissa. E lentamente, arriva a posare il piede sulla mia erezione. Immediatamente, si morde il labbro. Resto fermo, impassibile. Il suo piede inizia a massaggiarmi il cazzo.É incredibilmente eccitante, e l’idromassaggio rende tutto fenomenale. Lei chiude gli occhi e butta lentamente la testa all’indietro, come se volesse immaginare di andare oltre, di star seduta sul mio cazzo. Sospira. Poi solleva il piede dalla mia erezione, si rimette seduta. Si alza lentamente e si avvicina a me, posando le mani sul bordo della piscina e piegandosi verso di me. Mi ritrovo faccia a faccia con lei, con le sue tette a pochi centimetri dal mio corpo. “Forseè meglio spostarsi nel bagno turco”, mi dice. Poi abbassa il viso sul mio, avvicina le labbra alle mie e le sfiora. Sento il suo respiro su di me. Non mi bacia, nè mi morde. Ma mi stuzzica. E lo fa divinamente. Esce dalla piscina. Sento i suoi passi dirigersi verso la sdraio dove aveva lasciato l’accappatoio. Cazzo, potrei rischiare l’infarto, con questa donna!
Mi alzo anche io. Mi giro e vedo Jay dirigersi verso il bagno turco. Esco dalla piscina e prendo anche io l’accappatoio. Raggiungo Jay, cheè già nella stanza. Lascio l’accappatoio all’entrata e valico la soglia. Un ...
... intenso profumo di menta ed eucalipto invade le mie vie respiratorie. L’aria satura di umidità crea una nebbia per tutta la stanza. Riesco appena a vedere i piedi di Jay, in fondo alla stanza. Si sarà messa seduta lì. Mi avvicino lentamente, ed inizio a vederla nella fitta nebbia. Lei ha ancora quella espressione sensuale di prima. Si morde il labbro e gioca con un dito nei capelli. Mi metto seduto di fianco a lei. Ogni movimentoè lento e ben ponderato. L’estrema umidità della stanza rende pesante e difficile ogni cosa.
“Sai una cosa? In questi giorni in cui non ho potuto toccarmi ho pensato spesso a cosa mi attraesse di più di te”, le dico. “Ho capito che non sei solo bella. Sei intelligente, sei provocante. Intrigante. Ma forse la parola che più ti descriveè proprio conturbante. Riesci a farmi crescere il desiderio anche solo con uno sguardo. Forse anche più che concedendomi di vedere il tuo corpo.”, le dico. “Oh? I miei sguardi ti eccitano più del mio corpo? Il mio corpo potrebbe offendersi”, mi risponde. Le metto una mano sulla gamba. “Hai delle gambe bellissime. Una pelle che vorrei toccare, baciare, accarezzare ogni notte”.
Risalgo con la mano verso il fianco. “Amo i tuoi fianchi. Mi fanno impazzire. Hai un fondoschiena da urlo.”, le dico. Lei sorride, dondolando, per quel che po’, i fianchi. “Ecco. Amo quando dondoli i fianchi. Ma al tempo stesso odio quando lo fai. Lo amo perchè lo trovo un gesto sensualissimo. Lo odio, perchè ogni volta che lo fai mi fai venir ...