1. Violagode, capitolo 19: la nomination


    Data: 28/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... mi ci voleva! Sono una star. Altri due sorsi e il bicchiere è finito. Sono una star.
    
    Appoggio il bicchiere al bancone e la ragazza me lo riempie.
    
    “No, grazie, non ne ho chiesto un altro.”
    
    “È offerto da loro.” Fa un cenno del capo a una coppia di ragazzi sulla ventina seduti all’altro capo del bancone che mi guardano con il telefono in mano.
    
    Prendo il bicchiere, mi alzo e mi avvicino a loro.
    
    “Grazie, ragazzi.”
    
    “Non c’è di che. Sono Fabio.” Dice uno allungandomi la mano, che stringo. “E io Claudio.” Fa l’altro.”
    
    “Piacere, Viola.” Rispondo.
    
    “È Violet!” Sussurra uno dei due all’altro.
    
    “Come?” Chiedo io stupita.
    
    “Sei Lady Violet?”
    
    Rimango perplessa.
    
    “Scusa, forse abbiamo sbagliato persona…” Fa uno di loro, visto il mio silenzio.
    
    “Forse. O forse no.” Rispondo io, allungandomi per guardare cosa c’è sullo schermo del suo telefono. Lui lo sta tenendo nascosto, si guardano fra di loro. C’è molto imbarazzo.
    
    “Sai chi è Lady Violet?” Mi chiede uno.
    
    “L’attrice?” Chiedo io.
    
    I due si guardano. Poi uno gira il telefono verso di me, c’è la copertina di Anal Milf Sluts 4 in cui sono montate le foto delle partecipanti, io sono ripresa di spalle, mentre tengo il culo aperto e faccio l’occhiolino al fotografo.
    
    “Posso vedere?” Allungo la mano e lui mi da il telefono. Allargo l’immagine con due dita per vedere meglio. “Sapete una cosa divertente? Non avevo ancora visto la copertina.” Gli restituisco il telefono con l’immagine zoomata sul mio buco ...
    ... aperto. “Sono venuta bene, però, che dite?”
    
    I due esplodono in mille complimenti, si danno dei colpi uno con l’altro. “E’ un onore.” “Sei veramente tu.” “Non ho mai conosciuto una pornostar.” “L’ho visto oggi, sei una bomba.”
    
    “Grazie, ragazzi,” faccio io accompagnando con un gesto della mano come a dire smettetela, “sono lusingata. Volete un autografo?”
    
    “Possiamo farci un selfie?”
    
    “Certo.” Poi penso alle parole del mio padrone, non fare nulla sui social prima di aver parlato con l’agenzia. “Oh, mi spiace, ma non posso…”
    
    “Non puoi?”
    
    “Sapete com’è, ho un’agenzia che mi cura l’immagine, niente selfie al momento.” Sono una star. E non sono neanche ne vestita ne truccata bene.
    
    I due rimangono delusissimi.
    
    “Ho un’idea, ragazzi, venite con me.”
    
    I due si guardano perplessi, poi uno scende dallo sgabello e fa cenno all’altro di seguirlo. Li porto in bagno, apro la porta del bagno degli uomini e faccio segno di seguirmi. Quando siamo dentro chiudo con il gancio. “Datemi i telefoni.”
    
    “I telefoni?”
    
    “Sì, niente foto, fidatevi di me.”
    
    Loro mi danno i telefoni, che metto nella borsetta, poi mi chino davanti a loro. “Abbassate i pantaloni.”
    
    I due si guardano negli occhi, sono come bambini che incontrano dal vivo babbo natale. Dopo un attimo di perplessità si aprono i pantaloni e se li calano.
    
    “Anche le mutande.”
    
    Non aspettano un secondo. Sono già entrambi duri, uno è messo anche bene, l’altro poveretto non è stato graziato dalla natura, ma non ...