1. Il collega in traferta


    Data: 27/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: wbm, Fonte: Annunci69

    ... ridendo lo schiaffeggiavo, ora quella di un estraneo in quella posizione mi stava facendo impazzire, mi solleticava poi mi leccava la fessura, poi fin dentro, poi usciva e proseguiva verso l'alto, con le mani mi arpionava i glutei separandoli di più, quella lingua faceva su e giù per tutto lo spacco, poi la lingua lì, sull'ano, a mente fredda mi avrebbe fatto schifo, poi uno sputo, sempre lì, mirato, io godevo, poi un altro sputo, ora più in basso e la lingua a farlo entrare nella fessura.
    
    Qualche secondo e sentii qualcosa di più grosso farsi strada tra le labbra della vagina, le mani riarpionarmi le natiche, poi le anche ed oplà mi sentii quell'affare enorme entrarmi dentro.
    
    Le mie mani poggiavano sul basso comodino cercando di tenere alle forti spinte infertemi da dietro, mi stava aprendo la vagina, me lo sentivo quasi in pancia, il ritmo diventava poi più veloce.
    
    Ero una bambola di gomma nelle sue mani, prima mi teneva per i fianchi e mi scopava con un ritmo accettabile, poi mi prese le braccia girandomele dietro la schiena aumentando la velocità, aprendomi in due, per ultimo una mano passò su una spalla ...
    ... ed i colpi diventarono più forti, usciva quasi tutto per poi rientrare tutto in una sola forte spinta, l'ultima mi portò sul letto con la pancia e le gambe di fuori, lì venne un po' dentro un po' sulla schiena.
    
    Non so quante volte sia arrivata all'orgasmo so che ero tra le nuvole. Non badavo nemmeno a quel coso enorme che ancora duro mi spennellava lo sperma colante tra le natiche, poi una fitta intensa, un dolore lancinante, se solo mio marito ci avesse provato avrei chiesto il divorzio, ora tra le lacrime e le urla di dolore mi stavo facendo rompere il culo.
    
    Mi meravigliai di me stessa spronandolo ad affondare di più i colpi, sentendomi dopo poco riempita anche nel posteriore di molto liquido, ebbi numerosi orgasmi anche per quel trattamento. Il giorno seguente appena fui di nuovo sola con lui non gli lasciai nemmeno il tempo di organizzarsi che già ero in cucina piegata sul tavolo a novanta per farmi sodomizzare poi passammo nel salone sul divano ed infine nel bagno sotto la doccia. Lui poi ripartì e la mia vita tornò normale con Filippo cominciammo a fare l’amore un po’ più spesso ma mai gli concessi il culo. 
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