1. Se ti piace fare qualcosa non dovresti farlo gratis


    Data: 27/12/2018, Categorie: Etero Autore: Racconti_Erotici, Fonte: RaccontiMilu

    ... esitare. Il primo giorno di “lavoro” mi spiegò cosa dovevo sistemarle in casa, mi diede un mazzo di chiavi e corse al lavoro. Feci i miei compiti in meno di un’oretta, lei non sarebbe rientrata prima di sera e quindi pensai di curiosare un po’ per casa sua. L’appartamento in cui viveva era piuttosto piccolo, un bilocale arredato in modo carino, così pieno di curiosità e anche un po’ di malizia mi diressi nella sua camera da letto. Entrai e iniziai a frugare in qualche cassetto, nemmeno io sapevo cosa stessi cercando, ma la mia fantasia mi faceva pensare a cosa potesse nascondere una donna matura come lei, che vedevo sin da quando ero piccolo nel mio condominio. Dopo qualche inutile cassetto pieno di vesti e vestiti arrivai al cassetto della biancheria intima, senza accorgermene mi ero un po’ eccitato e il bozzolo si poteva chiaramente vedere sui miei pantaloni, senza pensarci aprì quel cassetto e mi ritrovai stupido a vedere una serie di lingerie intima piuttosto provocante: reggiseni a balconcino di pizzo, tanga e mutandine alla brasiliana, calze a rete e varie paia di reggicalze che fecero aumentare ancora di più la mia erezione. Iniziai a pensare per chi potesse mettere questi completini la mia cara zitella vicina di casa, poi piano piano iniziai ad immaginarmela vestita in quel modo con un fare da ...
    ... troia e nei miei pensieri la trovai abbastanza sexy… Dopo aver guardato, toccato e tastato un po’ di biancheria intima passai ad un altro cassetto, ma quello che mi trovai davanti mi sconvolse: non appena lo aprì mi ritrovai di fronte ad una collezione non indifferente di dildi e altri cazzi di gomma, dalle più svariate dimensioni e dai colori sgargianti. Hai capito la mia vicina! A casa sua aveva un piccolo sex shop personale… Ormai l’idea di come lei potesse usare tutti questi oggetti mi fece davvero eccitare, così non piena nonchalance mi spogliai e mi sdraiai sul suo letto matrimoniale con un paio di quelle mutandine di pizzo che avevo trovato. Iniziai a smanettarmi pensando a lei mentre si infilava quei dildi in ogni suo buco, stranamente quei pensieri mi eccitarono così tanto che venni dopo poco tempo e usai il suo paio di mutandine come fosse un fazzoletto nel quale riversai tutto il mio sperma. Il paio di mutante, tutto bagnato e odorante, lo buttai nella sua cesta dei panni sporchi come per farle un dispetto anche se mi intrigava la possibilità di essere scoperto. Mi rivestì e sistemai al meglio la sua camera, uscì dal suo appartamento ripensando a quello che avevo scoperto e immaginandomi ancora la mia vicina anna con un punto di vista diverso da prima… Chissà… potrebbe accadere qualcosa in futuro… 
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