Quando fui scoperta enfemme
Data: 26/12/2018,
Categorie:
Trans
Autore: DianaLugano, Fonte: Annunci69
... nello specchio mi accorgo che sta studiando; osserva con cura il mio modo di camminare inequivocabilmente sensuale: "mi ha sicuramente sgamato", mi dissi. Avrà sicuramente capito! Accidenti. Cosa posso fare?
Dai, mi dico, “cerchiamo di fare in fretta”.
Le ginocchia tremano; a passo veloce mi dirigo verso la cassa con l’oggetto.
In modo del tutto inatteso, sentenzia: “che belle le tue calze, dove le acquisti”? E' chiaramente una frase buttata lì per attaccare bottone… si capiva dal tono.
Purtroppo dalla mia bocca non esce alcun suono. Il cuore mi salta fuori dal petto ed il respiro si fa più veloce.
Rispondo a bassa voce ed in modo succinto, sperando che lei non scopra il mio segreto. “Non ricordo. Fanno 25 e 30”.
Lei mi guarda negli occhi. La lascio fare. Ci fissiamo per un attimo. Sento i suoi occhi penetrarmi e scrutarmi profondamente come se mi stesse possedendo fisicamente: ora so che percepisce il mio imbarazzo, la mia tensione, ma pure la mia gioia di sentirmi così viva. Mi vien da svenire per l'ansia, ma mi sento anche “Straffica” e giusta allo stesso tempo.
Che sensazioni, che emozioni mai provate prima!
Il mio membro ha inaspettatamente un guizzo di piacere: è gonfio, non duro, ma chiaramente visibile.
L’imbarazzo per sentirmi scoperta e denunciata per ciò che potrebbe essere inteso come "perversione" è palpabile.
Mi sento così bene ed improvvisamente così forte che decido di uscire da dietro il bancone con il sacchetto in mano e mi dico ...
... “Fanculo: vada come deve andare”.
Lei abbassa lo sguardo non può mancare di notare il gonfiore tra le gambe (ormai è diventato impossibile non notarlo). Sorride amorevolmente, prende il sacchetto sfiorandomi intenzionalmente la mano e sussurra “complimenti per il suo Outfit”.
L’irrazionale prende il sopravvento: non riconosco più me, ma solo la signora eccitata e vogliosa che sono diventata. "Grazie", le rispondo ammaliando un sorriso aperto e decisamente malizioso. Lei si avvicina. Si avvicina ancora, mi appoggia una mano sui glutei e mi tira verso di lei, come se volesse sentire il mio pene (ormai duro) contro il suo pube. Il profumo della sua pelle è fresco, inebriante e coinvolgente. Mi confonde. Sento la sua voce fioca: "Io lo so, io so come ti senti".
Scopro inoltre con enorme piacere che il mio membro non è l’unica cosa rigida lì sotto e senza sapere come mi ritrovo la sua lingua dentro la mia bocca: un bacio lungo, sensuale, denso e delicato. Indimenticabile. Sento le nostre lingue giocare insieme e rincorrersi l'una dentro la bocca dell'altra; le labbra umide scivolare su quelle dell'altra: è Eros allo stato puro.
Il tempo si è fermato, non so quanto sia durato il tutto. La testa mi gira. Fortuna che le sue mani mi cingono i fianchi e mi sostengono.
Senza preavviso, senza nemmeno salutare, da vera padrona bastarda, si gira, si avvicina alla porta come se stesse per andarsene.
Non so che dire. Sono sbigottita. Tutto sembra così surreale... e sbotto: ...