L’insenatura gioiosa - 01
Data: 26/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: zortonaldo, Fonte: Annunci69
... gamba per esporre la sua bella fica depilata e, sorridendo, mi fissò negli occhi. Io allungai una mano e la trovai bagnata.
«A me tira e tu ti bagni..!»
«Già.» non aggiunse altro e si infilò il mio cazzo in bocca. La posizione non era delle migliore ma non avrei rinunciato a sentire la sua lingua che mi accarezzava nascostamente la cappella!
Ci muovemmo per ritrovarci in un non convenzionale sessantanove sui fianchi. La fica aveva un leggero retrogusto di crema solare. Ma la cosa mi risultò piuttosto indifferente...
Dopo un po’ mi staccai e la misi a pecora per montarla. Lei, mia complice, mi assecondò.
Avevo iniziato a scoparla lentamente per gustarmi il piacere del mio cazzo che la frugava, quando udimmo il rumore di un motore.
«Oh, cazzo!» feci uscendo velocemente da lei e mettendomi seduto sul mio telo, lo sguardo verso il mare.
Era arrivato un gommone con tre persone a bordo.
«Che figura!» disse Antonella e recuperò il suo costume da bagno che indossò in fretta e furia. Io la imitai senza perdere di vista i nuovi arrivati.
Dopo che furono scesi dal piccolo natante, riuscii a distinguerli erano due donne e un uomo.
Giovani, stando alle movenze. Li osservai mentre piantavano due ombrelloni.
Una delle donne guardò nella nostra direzione e sollevò un braccio agitandolo in segno di saluto.
Io ricambiai.
«Che fai?» chiese Antonella.
«Rispondo al saluto.»
«Tira più un pelo di figa...» iniziò lei.
«Magari è depilata come te.» la ...
... interruppi.
«Pirla!»
«Sei gelosa?»
«Uff... stavamo scopando così bene.»
«Ci imboschiamo tra i pini?» suggerii.
«Ma sei matto?»
«Perché?»
«Ci vedono!»
«Ma va’, i pini sono in ombra.»
Antonella appoggiò la mano di taglio sull’arcata sopraccigliare per farsi ombra e osservare meglio i nuovi arrivati. «Si stanno spogliando.» disse.
Io strizzai gli occhi per vedere meglio.
«E ti pareva se non scattava la libidine, guardone!»
«Tra loro c’è anche un uomo.» le feci presente.
«Noi donne non siamo come voi!»
«No, infatti. Siete peggio!» la canzonai e mi presi un pugno sulla spalla. Antonella rise suo malgrado. «Pirla, pirla, pirla..!», mi disse con amore.
La donna che ci aveva salutati, si mosse verso di noi.
«Direi che possiamo spogliarci.» dissi, voltandomi verso Antonella.
«È il caso?»
«È nuda! Par condicio!»
Antonella si liberò del costume e anch’io.
«Salve!» disse la giovane donna. Era bionda, i capelli tagliati a caschetto e un tatuaggio tribale sul fondo schiena. Ma quello lo notai soltanto poco dopo. Era ben fatta, longilinea, un tipo nordico. Poteva avere trenta, trentacinque anni.
«Salve!» risposi.
Antonella fece un sorriso e un gesto con la mano.
«Spero che il nostro arrivo non vi abbia disturbato.» disse la giovane.
«È una spiaggia libera, ci mancherebbe ed è grande abbastanza. Lei è di qui?»
«I miei nonni. Io vivo in Francia.»
Annuii.
«E voi?»
«Noi veniamo da Milano. È la prima volta che ...