1. Mani


    Data: 25/12/2018, Categorie: Etero Autore: Vrbl, Fonte: Annunci69

    Interno di una caffetteria. Italia, probabilmente Milano o dintorni.
    
    La luce non è intensa ma sufficiente ad illuminare i piani dei tavoli e il pavimento. Anche, a chiazze, le pareti. Il soffitto rimane poco visibile, quasi in penombra.
    
    Sedute ai tavolini alcune persone: piccoli gruppi, coppie, qualche singolo/a probabilmente in attesa di altri in arrivo.
    
    Una donna e un uomo sono accomodati ad un tavolino in un angolo. Stanno bevendo qualcosa e chiacchierando. Non parlano molto. Poche parole e molti silenzi.
    
    Si guardano. Non lunghi sguardi, ma frequenti "toccate e fughe" sui rispettivi volti.
    
    Sembrano "accarezzarsi" con gli occhi, intervallando gli sguardi con qualche frase, un sorriso, un sospiro appena accennato. Forse si conoscono, forse no. Anzi è probabile che si siano incontrati da poco.
    
    Si piacciono, giocano a sfiorarsi con lo sguardo e le parole. In punta di ... con garbo e una certa malizia, appena accennata.
    
    La donna potrebbe avere 50 anni, ben portati. Non nasconde l'età. Dama elegante, dalle linee morbide e lunghe gambe, a suo agio.
    
    L'uomo sembra essere più giovane, non di molto, di qualche anno. Leggermente meno a suo agio. Un pò più "guardingo". E' chiaramente attratto.
    
    Entrambi sembrano intrigati sia dalla reciprocità, sia, in qualche misura, dal contesto nel quale si trovano. Si nota da un occhieggiare veloce, un vagare, a volte, dei loro sguardi attorno, nella sala, verso gi altri tavoli, alcuni oggetti, gli altri astanti. Un moto, ...
    ... comunque, che non sembra tradire nervosismo o noia, ma, al contrario, una sorta di appagamento, di benessere un pò divertito.
    
    Osservandoli si nota un lento incedere, un crescendo, nel loro rapportarsi l'un l'altro. Gli sguardi più insistiti, le parole pronunciate più mollemente, un sorriso che increspa appena le labbra, ma via via più frequente e restio ad allontanarsi.
    
    Ad un certo punto, una esitazione, forse a seguito di una domanda (della donna?). Non sembra esserci imbarazzo, quanto, forse, un momento, un attimo prima di proseguire, magari per decidere, o, semplicemente, per fingere dubbi già risolti, divertendosi nel farlo, sfiorandosi ancora.
    
    Poi, lentamente, una mano lascia, scorrendo languidamente, una coscia femminile fasciata in una bella gonna e naviga verso l'uomo. Non accelera durante il tragitto, non procede a scatti. Si lascia andare, fluttua. Gli occhi si guardano, gli sguardi non si lasciano. I corpi rilassati, ma i respiri leggermente accelerati. Le labbra sorridono appena. Gli occhi sembrano farlo di più. Il luccichio negli sguardi aumenta, fino a quando ... ad un certo instante ... la mano incrocia la coscia dell'uomo e la tocca, sfiorandola. Il suo incedere si arresta, gli occhi ancora legati, complici. Dopo un attimo i due si scambiano alcune parole, pronunciate a fior di labbra. Il respiro dell'uomo è, ora, leggermente affannato. La sua postura è meno rilassata, non a tradire disagio, ma l'incedere delle emozioni, di uno stimolo.
    
    Trascorre ...
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