1. CON LA TUA VOCE


    Data: 18/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: silverdawn, Fonte: RaccontiMilu

    ... quasi di controvoglia. &egrave vero, mi aveva anche lasciato a casa con Monica, io e lei soli; si era vestita per uscire mentre Monica si era spogliata per restare. Aveva baciato Monica, distesa quasi su di me, poi aveva baciato anche me, con grande trasporto’ ma guardava Monica che sorrideva. Era anche tornata presto, quella notte e si era quasi subito distesa a coccolare Monica. La mattina dopo ci aveva raccontato la sua serata, ma con modi quasi evasivi, come fosse cosa di poco conto. Pareva fin troppo legata a Monica. Non che tutto fosse puro sesso, quello che facevamo con lei; ci piaceva chiacchierarci, coccolarla e tenercela teneramente addosso, come quella mattina, nudi in cucina. Mia moglie usciva presto per andare ad insegnare e Monica usciva quasi sempre con lei, quando dormiva con noi. Ma quella mattina non aveva lezioni.
    
    ‘Sai cosa ho scoperto, ieri sera, Monica? Si parlava coi miei amici, si parlava di tendenze’ il cuckold &egrave ormai molto usato anche qui da noi, per definire un uomo che lascia che altri scopino sua moglie. Non mi piace definire così né Matteo né Dario, naturalmente”
    
    ‘Nemmeno a me piace’ non sono corna’ non gli nascondiamo nulla! Io vorrei tanto vederlo far l’amore con te o con altre donne, il mio Dario’ io ci penso di continuo, sai?’
    
    ‘Certo che lo sappiamo’ riproveremo. Adesso mi premeva di più un’altra definizione. Molto meno usata ma esiste una versione femminile, nella quale non mi identifico, però’ la cuckquean. Ora, e non mi ...
    ... pare il caso di Matteo, il maschio &egrave detto bull, toro’ ma se la femmina &egrave giovane la definiscono cuckcake. Questa mi piace, che abbreviata &egrave semplicemente cake, torta o pasticcino. Ecco! Tu, Monica, sei il nostro pasticcino’ questa definizione mi piace proprio!’
    
    Monica era sulle mie ginocchia, Rossana la guardava negli occhi, la trasse a sé con la mano, ne baciò le labbra e con l’altra mano andò a ghermirle il pube, tutto, pieno. Monica vibrò di quel tocco e della lingua, cominciò a roteare piano la testa assecondando il bacio, rispondendo. Avevo la mano sul suo seno, sentivo il capezzolo turgido sotto le dita. Un bacio lungo e languido come se ne davano spesso.
    
    ‘Sì’ mi piace essere il vostro pasticcino”
    
    Finimmo, come &egrave facile immaginare, per far l’amore ancora con Rossana che la preparava, io che le coccolavo e poi mi ritrovavo quasi costretto ad immergermi in lei, nel pasticcino. Anzi, quel giorno fu ancora più remissiva del solito: in genere accettava di essere guidata da Rossana ma pretendeva che anch’ella avesse la sua dose. Quel giorno no. Si fece fare di tutto senza quasi muovere un dito’ dita ne muoveva ma mai per indirizzare le attenzioni su Rossana. Solo per godersela lei, per farla giungere all’apice, per aprirle le labbra e tuffarci la lingua golosa, per carezzare me e lei. Solo un paio d’ore dopo lasciai che si amassero ancora da sole, dentro la vasca da bagno mentre preparavo il pranzo. Dopo, a tavola, ancora nudi, ancora baciandoci ...
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