CON LA TUA VOCE
Data: 18/12/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: silverdawn, Fonte: RaccontiMilu
... aria fiera e sorridente, con i suoi splendidi seni ben puntati su di noi, con il suo sorriso malandrino, si fece slacciare il resto dell’abito da mia moglie. Lei lo tratteneva in vita con le bretelle che erano cadute prima ma appena fu certa di quanto aveva fatto Rossana, calò tutto verso i piedi, lasciandoci ammirare la sua nudità coperta solo da un paio di calze con una bella balza alle cosce.
‘Amore mio! è stupendo! Sei senza slip?’
‘Sì Dario’ come quella volta a Bologna. Lì me le hai tolte tu in macchina, ti ricordi? Poi siamo andati a spasso per la città”
‘Mi ricordo sì. Solo che non hai più voluto farlo!’
‘Mi eccito troppo! Anche adesso, sai? Prova a sentire, come sono bagnata’ sono così da quando ho deciso di non mettere mutandine.’
Non c’era nemmeno bisogno che s’avvicinasse ma per liberarsi dell’abito che le cingeva ancora le caviglie, fece un passo verso Dario, invitandolo a toccare con mano. E la vedemmo, quella mano. Quasi furtiva si insinuò fra le cosce della moglie, quasi fosse un reato. Raggiunse le labbra di Monica e quasi ebbe un sussulto. Ella, che gli porgeva il bacino, imprigionò la mano serrando le cosce e scese a pretendere un bacio. Non lungo, stavolta; languido ma non lungo. Poi si erse e mi fissò, passò dietro al marito e venne direttamente a sedersi su di me scavalcandomi con la sinistra. Mi prese il viso fra le mani e, sempre sorridendo, mi venne a baciare. Non so bene se il mio bacio fu più o meno lungo di quello dedicato a ...
... Dario, non posso saperlo. So soltanto che le mie mani erano saltate direttamente alle sue anche, a sentire quella pelle che ben conoscevo ma di cui ormai ero ghiotto. E lei ancheggiava su di me, strusciando il bocciolo ai miei pantaloni.
‘Anche per te sono un pasticcino, vero Dario?’
‘Certo che lo sei, sei sempre stata il mio pasticcino preferito”
‘Dimmelo, dimmelo ancora’ anche mentre lui mi”
‘Soprattutto mentre lui ti scopa, amore mio’ soprattutto!’
‘Ancora non mi sta scopando’ ma mi ama, come io amo lui’ io lo amo come amo te, come amo Rossana”
‘Lo so benissimo, Monica’ questo cercavi, non i giochi, non solo sesso’ anche io li amo quanto li ami tu.’
Pensavamo di doverla aiutare, in tutto questo’ invece faceva tutto da sola, spavalda e ingenua, arrogante e modesta, entusiasta e sicura. Tanto sicura che aveva cominciato a spogliarmi e non ebbe pietà finché non fui nudo del tutto; mi spogliava e parlava, mi spogliava e danzava, mi spogliava e costringeva le mie mani a carezzarla, a stringerla, a bramarla. Non lì sulla sedia, che poteva anche essere divertente ma non comodo. Mi trascinò al divano e si inginocchiò fra i miei piedi continuando a parlare soprattutto a Dario’ aveva bisogno di lui, dei suoi occhi, della sua attenzione. Io ero quasi strumento, piacevole strumento. Non riuscivo nemmeno a capire come potesse la mia erezione essere così sfacciata ma lo era’ fra le mani dolci di Monica mi pareva d’avere una verga doppia del solito. Avevo pensato di ...