Quando la realtà supera la fantasia
Data: 17/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: acquainbocca50, Fonte: Annunci69
Quella sera mi apprestavo ad affrontare un’esperienza sessuale davvero singolare. Potevo ben dire che la realtà aveva superato la fantasia. Tutto aveva avuto inizio una settimana prima quando Andrea mi aveva proposto di passare una notte di sesso con lui e Valentina, sua moglie, e mia amica. Conosco Andrea da una vita, fin da quando eravamo ragazzi. Ci siamo sempre confidati tutto e conosciamo vicendevolmente tutti i nostri più intimi segreti, al punto che se uno dovesse telefonare al 113 l’altro verrebbe subito messo in manette. L’unico periodo in cui ci siamo persi di vista è stato quello universitario quando lui è partito per Pisa. All’università si è innamorato di Valentina, una collega di studi che è diventata poi sua moglie. Sebbene gli anni siano passati veloci, perdendosi come petali di un fiore in un giorno di vento, la nostra amicizia non è mai venuta meno e, sebbene abbiamo litigato non so più quante volte, siamo sempre riusciti a risolvere i nostri disaccordi. Tuttavia, nonostante la nostra profonda amicizia, non fu facile per lui farmi quella proposta. La fece mentre pedalavamo verso San Vito Lo Capo, come facevamo quasi ogni domenica mattina, e la prese piuttosto alla lontana, con un: “Da quando ci conosciamo?” Arrivò al nocciolo della questione che eravamo già alle porte di San Vito. Ero sbigottito, il mio amico di una vita, mi proponeva di passare una notte di sesso con lui e sua moglie. Gli chiesi se lei fosse d’accordo. Domanda stupida, me ne rendo ...
... conto, ma in quel momento avevo la mente in fumo. Mi rispose di sì, ovvio; avevano scelto me perché preferivano farlo con un amico di cui si fidavano piuttosto che con uno sconosciuto.
-“Non sarà stato facile affrontare l’argomento suppongo.” Chiesi. Mi rispose di no, che non era stato facile affatto e che la prima volta che ne aveva parlato, lei le aveva chiesto con sguardo stupito se stesse dicendo sul serio. Lui svicolò dicendole che stava soltanto provocandola e lasciò cadere la cosa. Un paio di giorni dopo, mentre facevano sesso, lei gli chiese se davvero fosse un gioco quello che le aveva detto due giorni prima. Andrea capì subito che Valentina ci aveva fantasticato. Adesso occorreva la frase giusta per non rovinare tutto. Le disse che non avrebbe mai fatto nulla senza che lei lo volesse e che però non era un gioco. Lei allora gli chiese se davvero gli sarebbe piaciuto se fosse stata “presa” da un altro uomo e lui rispose con uno squillante sì. Da quel momento la strada fu tutta in discesa e finì quando pronunciarono il mio nome.
Quella sera suonai alla loro porta che avevo il fiato corto e una bottiglia di buon vino in mano. Mi aprì Andrea e ci accomodammo in salotto. Dopo dieci minuti di chiacchiere entrò nella stanza Valentina. Indossava un abito molto corto, con una scollatura profonda che le attraversava il petto e stivali neri che si fermavano sopra le ginocchia. Il profumo che aveva addosso si spanse per tutta la stanza.
“Ti siedi con noi?” – disse ...