1. Storia di un feticista


    Data: 16/02/2018, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... amici? Ma sii pronto, che appena starete da soli, faccia a faccia, ti chiederà il motivo di questa pizzata”.
    
    Francesco guardò stupito sua sorella. Sembrava che avesse il potere di leggere nelle menti.
    
    Durante la mattinata non parlarono più di tanto, poi. Francesco andò a dormire un altro po’, mentre Sara era in cucina a guardare la televisione.
    
    Francesco fu chiamato da Sara quando fu ora di pranzo, perché era ovviamente lui a dover preparare la tavola, cucinare e poi dopo sparecchiare.
    
    “Sto camminando un po’ a piedi nudi” disse Sara con indifferenza, come se fosse un argomento come tanti altri. “Non vorrei che il mio schiavo li trovasse troppo puliti. Altrimenti che sfizio c’è? Deve essere lui a lavarmeli”.
    
    Francesco non rispondeva, cercando di concentrarsi sul cibo, per evitare di pensare ai piedi di sua sorella.
    
    Sara sapeva l’effetto che aveva sortito su suo fratello, e sorrise divertita.
    
    Appena dopo pranzo Francesco si alzò per levare di mezzo, ma Sara lo fermò:
    
    “No, non togliere niente. Voglio vedere il mio schiavo come se la caverà oggi. Sarà il tuo primo compito. Immagino già la sua faccia sorpresa” e scoppiò a ridere.
    
    ‘Eh sì’ pensò Francesco ‘Tu non sei una padrona come le altre, tu sei una padrona speciale!’.
    
    “Siediti sul divano, aspetteremo qui” disse Sara, continuando a camminare a piedi nudi, strisciando i piedi per terra.
    
    Mise i piedi in faccia a Francesco, e gli chiese, sempre fingendo indifferenza:
    
    “Puzzano? Non li ho lavati ...
    ... ieri sera apposta per il mio schiavo”.
    
    Francesco annusò: odoravano esattamente come la sera prima, solo che erano un po’ più sporchi.
    
    “Basta così!” urlò Sara, levando i piedi dalla faccia di Francesco. “Ti ho chiesto solo l’odore com’è, non ti ho ordinato di annusarli!”.
    
    “L’odore è più forte delle altre volte” rispose Francesco. “Ma i piedi non puzzano eccessivamente. I piedi di Valeria e di Jessica puzzano di più”.
    
    Sara sorrise.
    
    “Dovrei essere fiera di me stessa e del mio corpo. Oltre ad avere un bel corpo, non ho nemmeno problemi di sudorazione o di cattivi odori. Ci pensi, Francy?”.
    
    Francesco guardò sua sorella con ammirazione. Per anni ed anni non si era accorto di chi stava al suo fianco. Praticamente una dea, e lui l’aveva sempre trattato uno schifo. E come aveva detto lei, ora lui stava subendo quello che meritava.
    
    Sara andò in camera a cambiarsi: indossò un pantaloncino di jeans molto corto, ed una canottiera bianca, che risaltava il suo splendido seno, senza nient’altro sotto. Ed ovviamente, stava a piedi nudi.
    
    Dopo qualche minuto suonò il citofono, e Sara corse a rispondere.
    
    “E’ lui, lo schiavo. Vai ad accoglierlo alla porta, per lui sarà più umiliante essere accolto da un maschio!”.
    
    Francesco aprì la porta, e dopo qualche secondo arrivò un ragazzo: era tutto sudato e tremava.
    
    “Ciao” disse Francesco, perché lo schiavo non proferì parola.
    
    “C-ciao” disse il ragazzino, con una voce tremante. “C-c’è Sara?”.
    
    “Sto in cucina, entra!” ...
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