1. Storia di un feticista


    Data: 16/02/2018, Categorie: Feticismo Masturbazione Tabù Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster

    ... ovviamente.
    
    “Sì, già è quest’ora” rispose Sara. “Sei stata tu a non saperti regolare bene coi tempi. E tu, schiavo, staccati dai piedi di Jessica e vai giù in portone, che ci sono delle buste della spesa da portare. Sono parecchie e pesanti, ed ovviamente le porterai tutte tu. Ho speso tutto con i tuoi soldi: alimentari e detersivi per la casa, e un paio di magliette, profumi e trucchi per me. E muoviti, che poi vai a comprare una pizza”.
    
    Francesco s**ttò.
    
    “Wow” commentò Jessica. “Ma allora fai sul serio”.
    
    Sara fissò Jessica quasi infastidita.
    
    “E secondo te?” disse. “Facevo tutto questo per far godere il pervertito di mio fratello? Glielo concedo solo ogni tanto, ma poi le cose tornano come stavano prima”.
    
    “Di che parlavi quando intendevi che la schiavitù di Francesco ha un prezzo?” chiese Jessica.
    
    “Queste saranno cose da discutersi al momento” rispose Sara. “Ma non ora”.
    
    “Posso rimanere a mangiare una pizza con voi?” chiese Jessica.
    
    “No, mi dispiace” fu la risposta secca di Sara. “Io e Francesco dobbiamo discutere di alcune cose importanti, e dobbiamo essere da soli. Poi non mancheranno di certo le occasioni per mangiare una pizza insieme”.
    
    Jessica rimase delusa, ma non disse niente.
    
    “Ti ringrazio per il regalo” disse poi, dopo una lunga pausa. “E’ stato a dir poco fantastico. Nessuno mai mi aveva fatto un regalo così interessante. Sempre i soliti ciondoli, orologi e braccialetti”.
    
    Sara sorrise.
    
    “Ti capisco” disse comprensiva. “Ora ...
    ... però ci dobbiamo salutare. Ci si vede, Jessica”.
    
    Francesco tornò con le buste della spesa. Era ancora tutto eccitato.
    
    “Ti ha fatto masturbare Jessica?” chiese Sara.
    
    “No” rispose Francesco. “Ma mancava poco, credo”.
    
    “Ah, benissimo!” commentò Sara. “Adesso sarai pieno come una spugna. Meglio così, passerai una serata più carico di tensione. Potrai liberarti quando io starò dormendo. Siediti, che ti devo parlare”.
    
    Era una delle cose che Francesco più temeva di sua sorella. Ogni volta usciva qualche novità umiliante.
    
    “Domani sera” cominciò a spiegare “Invita i tuoi amici a mangiare una pizza qui. Stefano già sospetta che tu stia sotto il mio schiaffo, non so gli altri cosa pensino, ma poco mi frega. Io mangerò la pizza con voi. Vorrò godermi lo spettacolo di vedere Stefano che cerca di capire cosa succede, e di te che sarai al massimo della tensione. Questi sono i veri piaceri della vita. E poi, quando se ne saranno andati tutti, ti spiegherò le mie condizioni riguardo il ritorno di mamma e papà. Ho già le idee chiare, ma forse passando un’altra giornata mi verrà qualche idea ancora migliore. Ma ora va a comprare una pizza, che ho fame” concluse.
    
    Francesco non rispose nemmeno. Si avviò in pizzeria, consapevole che il giorno dopo sarebbe stato un vero e proprio inferno.
    
    Francesco tornò a casa con le pizze, e lui e Sara cenarono abbastanza silenziosamente.
    
    Dopo cena, Francesco stava per tornare in camera, ma Sara lo stoppò.
    
    “Dove stai andando?” chiese ...
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