Storia di un feticista
Data: 16/02/2018,
Categorie:
Feticismo
Masturbazione
Tabù
Autore: pascalfrizz, Fonte: xHamster
... mantenendo la mia promessa. Non dirò niente a nessuno. Tu mi leccherai semplicemente i piedi e basta; non sarò io a dire alla gente che tu sei feticista. Se la gente ti vedrà, lo scoprirà da sola. Se non ti vedrà, non lo saprà mai”.
“Sei… sei semplicemente una bastarda!” urlò Francesco. “Io lo sapevo che non avrei dovuto fidarmi di te. Hai usato questi trucchetti; e alla fine comunque hai trovato il modo per far venire a galla il mio feticismo davanti la gente. Io… io ti odio!”.
“Il bastardo sei tu, qui. Sei sempre stato tu ad umiliare me. E non t’importava se c’era qualcuno davanti. Perché dovrei importarmene io, ora? Tu mi prendevi in giro per motivi futili. Io invece per motivi seri. Tu sei feticista. Seriamente feticista. I piedi femminili ti mandano in tilt, e l’hai dimostrato davanti me e Valeria. Sabato sera, che ti piaccia o no, tu mi leccherai i piedi, in discoteca. Se sarai un bravo mentitore, saprai che scusa inventare. Ma la gente dovrà vederti mentre lecchi i piedi a tua sorella. Sicuramente sarà una bella scena: divertente per la gente normale, schifosa per gli schizzinosi, ed eccitante per gli altri feticisti che sicuramente ci saranno alla festa” disse Sara, pregustandosi ogni singola parola.
“Io mi rifiuto di leccarti i piedi in pubblico. Non era nei patti” disse Francesco.
“Allora sarò costretta a mandare un messaggio ad ognuno dei tuoi amici Vuoi far diffondere la notizia davvero? Io non parlerò solo di feticismo. Anche di sottomissione. ...
... Sai quante risate si faranno i tuoi amici, dopo aver scoperto che ti piacciono le donne volgari dell’est che sottomettono uomini nudi. Farai sicuramente una bella figura. E nel peggiore dei casi, dirò tutto anche a mamma e papà. Devono pur smettere di pensare che il loro maschietto sia un Dio. A te la scelta” rispose Sara. “Tanto” aggiunse “Qualche tuo amico già sospetta di qualcosa; Stefano si è accorto che io ti ho bloccato solo guardandoti negli occhi”.
L’idea che i suoi amici venissero a sapere di questa sua passione lo facevano morire di vergogna.
“Scusami Sara” disse Francesco. “Farò tutto quello che vuoi. Ti leccherò i piedi sabato sera in discoteca. Troveremo un posticino più riservato e tranquillo?”.
Sara mollò un ceffone a Francesco.
“Quante volte ti devo dire che non mi devi chiedere scusa?” disse Sara. “Le tue scuse sono dettate dalla paura e dalla vergogna. Accetterò le tue scuse solo quando saranno sincere. Ed ora non lo sono per niente. Riguardo il posto in cui farlo, lo faremo dove me ne verrà voglia”,
Francesco sperava che tutto ciò sarebbe finito il prima possibile. Amava la dominazione della donna sull’uomo, ma quella era piuttosto una vera e propria tortura psicologica.
“Sì padrona” disse Francesco, un po’ per l’eccitazione, un po’ per intenerire sua sorella, che sorrise.
“Piccolo” disse Sara, continuando a sorridere. “Ma tu lo sai che ho una bella sorpresa per te, per sabato sera?”.
Francesco tremò. Che intenzioni aveva, ora, sua ...