1. La crociera e il cameriere ep.1


    Data: 11/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... medicine in camera, mi metto il costume e vi raggiungo". La ragazza si propose di accompagnarmi ma io gli dissi che non importava e che restasse con suo marito. Gli feci l'occhiolino, lei da puttanella sveglia capì che non la volevo fra i piedi, e cosi si arrese, non senza un po' di stizza: non si poteva immaginare che sarei andata a dissetarmi alla stessa fontana, che l'aveva cavalcata un'oretta prima.
    
    Non appena arrivai in cabina, mi levai subito il vestito e indossai una vestaglina trasparente, appena due dita sotto la fica; mi guardai allo specchio, ero bellissima ed eccitatissima. Dopo neanche dieci minuti, bussarono alla porta: io aprii, era lui. Entro' dicendomi:"signora, mi aveva chiamato?! aveva bisogno di me?!". Io lo guardai sorridendo, lo presi per il cravattino, tirandolo dentro la camera, e aggiunsi:" si! vorrei lo stesso trattamento della sposina!!". Lui non perse tempo, entrò, mi tirò a se' e ci baciammo. Era nuovamente affamato: le nostre lingue impazzite, si contorcevano come anguille; si presagiva una bella scopata. Quando si stacco', per riprendere fiato mi disse:"qui il servizio deve essere speciale visto la cliente!!".
    
    Mi fece sdraiare sul letto, mi aprì le gambe e si mise con la testa fra le mie cosce; iniziò a leccarmi l'ombelico, il basso ventre, e poi giù giù fino ad incontrare e ciucciare il clitoride. Devo dire che ci sapeva fare, la sua lingua vagava tra le labbra della fica, prima intorno poi dentro la fessa, poi continuava scendendo ...
    ... verso il culo, e risaliva di nuovo alla vagina. Mi stava abilmente scopando con la lingua, ed io godevo, i miei umori gli scendevano in bocca; in tempo record mi fece mi fece venire subito un primo orgasmo. Non appena mi senti vibrare, si alzò, si abbassò i pantaloni, si mise in ginocchio sopra di me all'altezza del mio capo, e portò la mia testa sul suo uccello. Devo dire che me lo immaginavo piu dotato, anche se era un bel pene scuro e pieno di vene, ma non era una grande misura. Ma io, in quel momento, lo avrei preso comunque fosse stato; iniziai a restituire il piacere che mi aveva reso. Prima glielo leccai dalla cappella ai testicoli, poi poggiai le mie labbra sulla sua cappella, e lo imboccai.
    
    Ciucciavo e leccavo, lo succhiavo con piacere, mi stavo adoperando per un gran pompino; lui emetteva gemiti di godimento, e, presami la testa com le mani, accompagnava i miei avanti e indietro, con le sue spinte che me lo facevano arrivare fino in gola. Poi mi chiese:" signora!come vuole che la scopi?!", lasciando a me la scelta. Io mi girai, mostrandogli il mio spettacolare fondo schiena, e mi misi a pecorina al bordo letto. Lui non aspettava altro, forse si immaginava che mi sarebbe piaciuto essere posseduta in quel modo, e, senza tanti fronzoli, me lo infilo' dritto in fica. Fu un colpo violento che mi fece sobbalzare, e salire in me la voglia di uccello: lui spingeva con forza, io lo aiutavo con le mie mani, aggrappandomi alle sue natiche. Devo dire che ci sapeva fare, peccato ...