1. Le mie storie (18)


    Data: 15/02/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    Eccomi qui di nuovo, dopo qualche giorno a raccontarvi del mio passato. A dire la verità in quest'ultimo periodo, visto il successo (del tutto inaspettato per la sottoscritta) che hanno riscosso i miei ricordi, più di una volta mi sono ritrovata a pensare alla mia gioventù. Così oggi vi racconterò, visto che oltretutto vi ha suscitato anche molta simpatia, un paio di episodi sono accaduti insieme al ragazzino.
    
    Come periodo storico siamo sempre con la sottoscritta all'università, ed il ragazzino credo all'ultimo o penultimo anno delle superiori. Era carnevale e credetemi è una delle feste che meno mi piace. Sarà perché non ho mai amato, né amo tutt'oggi travestirmi, sarà perché invece puntualmente le mie amiche riescono a convincermi ed a combinarmi nei peggiori modi possibili, ma ogni anno (fino all'anno scorso è stato così), mi lascio convincere a partecipare alle feste in maschera. Mi chiedo tutt'oggi perché poi le ragazze (questo succede da quando avevo quattordici anni), prendano a pretesto questa festività per trasformare qualsiasi tipo di lavoro in un vestito provocante: infermiere sexy, monache sexy, dottoressa sexy, insegnante sexy e potrei continuare una lista lunghissima.
    
    Quell'anno le mie amiche decisero che mi sarei dovuta vestire da Pin-up anni cinquanta. Avete presente quelle ragazze formose che comparivano sui calendari delle officine un po' di tempo fa. Ricordo il mio fermo dissenso a quella proposta, ma ricordo anche che piuttosto che indossare un ...
    ... camice bianco senza quasi nulla sotto, preferii almeno un vestito che avesse un suo perché. Naturalmente dal punto di vista degli indumenti non avevo niente che potesse ricordare neanche lontanamente una pin-up, ma subito mi venne in mente la mamma del ragazzino che per quanto riguardava abbigliamenti intimi e cose scollate, aveva un'ampia gamma di scelta. Appena seppe del destino al quale andavo incontro, si mise a ridere subito ma fu felice di aprirmi il suo armadio. Quel pomeriggio eravamo sole (lo ricordo perché la presenza del figlio, come potete ben immaginare, si sentiva sempre), e lei mi costrinse a provare di tutto di più. Nonostante fosse nella parte bassa una taglia più piccola di me, incredibilmente le sue cose non mi stavano poi tanto strette. Mi diede un reggicalze con tanto di gancetti che naturalmente io faticai non poco ad imparare ad attaccare alle calze, poi mi abbinò (perché io lasciai fare tutto a lei) una gonna stretta elasticizzata scura ed infine riuscì (ancora oggi mi chiedo come fece e soprattutto come feci io) a rinchiudermi in un bustino che tanto per cambiare metteva in risalto (come se non avvenisse già normalmente) le mie tettone. Una camicetta a quadri che doveva essere legata all'altezza del bacino per rimanere quasi completamente aperta sopra, finiva il mio costume insieme a degli stivali che definire scomodi era un eufemismo. Ma ero in ballo e dovevo ballare (per modo di dire). Proprio mentre stavo uscendo da casa della mia amica, rientrò il ...
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