1. Il ww caravelle 2


    Data: 06/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: matupas, Fonte: Annunci69

    ... mente , mi sentivo fottuta davvero come una troia e lo imploravo di non fermarsi , cosa che lui fece per molto tempo facendomi urlare a volte per la goduria che mi dava quel cazzone dentro e fuori.
    
    Il mio cazzo reclamava la mia mano, ero eccitatissimo ed avevo paura di sborrare prima di lui, cosa che non volevo cosi aspettai ancora che mi fottesse , mi allargò ulteriormente le gambe che toccavo le pareti laterali coi piedi , ero quasi come se stessi facendo una spaccata, se non avessi trovato il muro coi piedi di sicuro sarei caduta a gambe tese in basso.
    
    Puntavo le mani al bordo del fosso e trattenevo la sua foga che fottendomi mi spingeva sempre più in avanti, le sue mani sui miei fianchi scivolavano per l’olio che ormai mi ungeva tutto , d’un tratto iniziò a grugnire..Ecco era pronto e sborrarmi tutto dentro, i suoi movimenti divennero frenetici e veloci, mi tirava indietro il bacino per aiutarsi a fottermi ed il suo cazzo mi stantuffava dentro senza sosta, afferrai il mio cazzo ed iniziai a menarmelo velocemente seguendo il ritmo di lui che con un colpo di reni deciso affondò fino in fondo sborrandomi dentro ancor più che di prima in bocca, anch’io ...
    ... sborrai copiosamente mischiando il mio seme all’olio di motore che ungeva la mia mano.
    
    Restò li fermo dentro di me per un po’ , per poi lasciarlo uscire ancora duro e strofinarselo sul mio culo per pulirselo, sculacciandomi dolcemente il culo si richiuse la tuta uscendo poi dal fosso, feci lo stesso anche io e mentre lui si ripuliva le mani con uno straccio , io mi avviai al camper salutandolo per poi rivederlo il giorno dopo arrivare in ritardo a lavoro, mentre suo nipote lo redarguiva incredulo del fatto.
    
    Riparò il motore del mio camper e facendomi un enorme sconto mi salutò con una stretta di mano che mai potrò dimenticare, quella stretta era talmente forte che quasi non mi lasciava la mano, voleva farmi capire la sua tristezza a vedermi andar via.
    
    Gli sorrisi ringraziandolo e promettendogli che sarei tornato a fargli visita, e cosi fu, tornai altre volte all’officina sempre con una scusa plausibile perché il nipote cominciava ad avere qualche dubbio sulle mie frequenti visite per riparazioni.
    
    Il camper funzionò ancora per molto prima che poi dovetti rottamarlo , ma fu la mia alcova per almeno 3 anni ancora e rimane sempre nei miei pensieri . 
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