1. Il ww caravelle 2


    Data: 06/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: matupas, Fonte: Annunci69

    ... interesse per lui che ancora però non mi fecero accendere quella scintilla di attrazione sessuale nei suoi confronti, ma mi fecero pensare che il mondo è bello davvero se popolato da persone cosi tranquille e gentili come lui.
    
    Era di origini algerine, madre francese e padre algerino, nato in Francia ma cresciuto a Firenze dall’età di 2 anni, lavorava nell’officina di uno zio algerino che viveva in Italia da almeno 30 anni.
    
    Arrivammo in officina che era ormai già buio, trovammo lo zio che ci stava aspettando per poi chiudere l’officina, diede un’occhiata veloce al camper dopo averlo scaricato dal carro, e con due parole mi liquidò dicendo che avrebbe risolto il problema il giorno dopo.
    
    Gli dissi che non sapevo dove andare per dormire , ma lui senza scomporsi insieme al ragazzone spostarono il camper fuori dall’officina dandomi modo di dormire li fuori.
    
    Certo lo zio al contrario del ragazzone aveva risvegliato in me la troietta che ero, un bell’uomo sui 50 anni passati, moro ma leggermente brizzolato, quel poco di pancia di chi ormai non se ne frega un cazzo di apparire perché consapevole del suo charme con cui ha già avuto le soddisfazioni nella vita scopando come un mandrillo. La fede al dito lo faceva ancor più interessante, ed il suo modo di guardarmi era senz’altro tipico di chi ha voglia di fare cose già sperimentate altre volte.
    
    Mi rilassai nel camper bevendo una birra e mangiando cose veloci che avevo in frigo, stavo per mettermi a letto quando avvertii ...
    ... dei rumori provenire dall’esterno dell’officina.
    
    Un attimo di panico pensando a qualche ladro che si era intrufolato nel cortile che cingeva l’officina, ma i rumori continuavano come se chi li faceva non si preoccupasse di essere scoperto.
    
    Aprii lentamente la portiera e vidi la luce accesa in officina, scesi e lentamente mi avvicinai all’entrata, la porta socchiusa mi permetteva di vedere all’interno, e con mio grande stupore notai lo zio che armeggiava con una macchina in riparazione. Aprii la porta ed entrando lo salutai, girandosi mi sorrise dicendomi poi che quando non riusciva a dormire tornava in officina a distrarsi lavorando. Dispiaciuto di avermi svegliato mi offri una birra che teneva in ufficio nel piccolo frigorifero. Ne prese una anche lui ed uscendo dall’ufficio andò verso la macchina , la spostò su un fosso nel pavimento e la sollevò quel tanto da scendere nel fosso per lavorarci sotto.
    
    Io giravo la intorno , quando lui parlando da solo inveiva verso qualcuno che era nei suoi pensieri. Gli chiesi cos’è che non andava e lui sporgendosi dal fosso mi fece cenno di scendere , non capivo cosa volesse ma poi con fare nervoso, una volta sceso giù mi fece notare dei bulloni lenti che suo nipote aveva lasciato cosi dopo averci lavorato.
    
    Lo spazio in quel fosso era poco ed ogni volta che mi spostavo mentre lui si girava casualmente il suo pacco sfiorava il mio culo, la cosa mi piaceva e cercavo sempre di muovermi nello stesso momento che lui si girava .
    
    Ad ...