Provoco mamma e........
Data: 04/12/2018,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: iincest, Fonte: xHamster
... bagnata. Mamma barcolla. Perdo completamente la testa. La sollevo e la spingo sul tavolo. È morbosamente eccitata. Stringe le cosce. Gliele divarico senza dover far forza. Le punto il cazzo in mezzo alle gambe. Non mi incoraggia ma non si oppone. La possiedo. Geme! mentre mi muovo dentro di lei. Le sue mani mi stringono la schiena e affondano le unghie nella carne. Alle orecchie mi arrivano, ripetuti, i suoi intensi gemiti di piacere. Sto scopando mia madre! Un gemito lunghissimo è la risposta all’intimo calore che le procura la mia sborra.
Anche mamma viene smaniando!
Un silenzio assurdo cresce tra di noi. Mamma copre il viso con le sue mani. Io non so cosa dire. Non capisco bene ma ho paura che stia piangendo. Le accarezzo le spalle. Lei si alza di s**tto e corre via. La inseguo dopo qualche istante, ma ha già chiuso la porta della camera. “Mamma, ti prego apri.” Busso ancora ma senza risposta.
ORE 21,00
Mamma mi evita per tutto il giorno. Ore intere passate in camera sua con la scusa di un fortissimo mal di testa. Solo per l’ora cena esce dalla camera. Non appena la vedo mi viene subito voglia di scoparla. Mi è entrata nel sangue. Non capisco nemmeno io cos’abbia per farmi eccitare il solo vederla. Sarà il desiderio del frutto proibito. Il fascino di una parola che devo abituarmi a usare: i****to.
La nostra cena è nel più assoluto silenzio. Papà mi conferma che mamma si chiude in se stessa quando ha un problema! Ed è sempre più chiusa se il problema è con ...
... lui!
È di spalle. Sono attratto da lei. Mi avvicino le sfioro appena il corpo. Sussulta e un piatto le sfugge di mano cadendo in terra. “Cosa è successo?” e la domanda di mio padre senza scomporsi dalla tv . “Niente, niente” rispondo, raccogliendo i cocci da terra e, a lei, sottovoce, “Volevo solo parlarti…” “Non abbiamo niente da dire.” “… di stamattina.” “STAMATTINA! non è successo niente, capito?” Ha un tono forzato, non mi guarda nemmeno in faccia. Io sono inginocchiato di fianco a lei e non posso fare a meno di notarle le sensuali gambe, costantemente velate da quelle sue calze nere che valorizzano l’intera sua figura. D’impeto allungo la mano e le sfioro una coscia. Mamma sussulta! Poi risalgo accarezzandogliela dolcemente. Le dita scivolano sulla morbida seta. Mamma si volta, entrambe le mani sul lavandino tentano di sorreggere un corpo che trema . “Smettila!” dice con un filo di voce. Restando immobile alla mia mercè. Sto già accarezzando il suo caldo intimo. “Se vuoi che la smetta perché ti sei messa ancora il reggicalze?” la provoco sfacciato. Mi guarda. Gli occhi sono particolarmente lucidi. Una reazione nervosa, scomposta e con un intenso sospiro che gonfia un bellissimo seno scappa via.
Mi sento pentito di quel che ho fatto. Lo sguardo di mia madre mi ha turbato. Forse ho sbagliato tutto, ho attentato alla sua persona. Ha ceduto forse per sconforto o forse per bisogno. Avrei dovuto capirlo! Mia madre non dirà nulla di quel che è successo ma, forse mi odierà ...