1. Padrona Sonia (Mistress Sonia) 2


    Data: 04/12/2018, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Autore: slavecocacola, Fonte: xHamster

    L’appartamento
    
    Erano passati pochi giorni dal primo incontro tra la Padrona Sonia e lo schiavo Silvio, così si chiamava il buon giovane, il quale aveva gia cominciato a trasferire le proprie cose nell’appartamento affittatogli dalla Signora, non voleva perdere tempo. Il salotto era colmo di s**toloni, mobili ammucchiati e vestiti. Un po di disordine in questo momento era decisamente perdonabile anche dalla Padrona più severa. I due si erano sentiti al telefono parecchie volte parlando solo dell’appartamento, mai discorrendo del futuro rapporto tra i due. Il ragazzo giorno per giorno sistemava alcuni particolari risolvendo il disordine in un ordine quasi meticoloso, il venerdì sera tutto era al suo posto, tutto luccicava. L’appartamento era composto da un ampio salotto, illuminato da una grande finestra, davanti alla quale si alzavano due ficus benjamin ben rigogliosi, mentre sul davanzale giacevano delle splendide orchidee, al centro un tavolino basso contornato da due divani di pelle nera. Dal salotto verso sinistra, si accedeva ad una piccola cucina e in un sgabuzzino, mentre a destra si accedeva ad una cameretta, un bagno di modeste dimensioni e una grande stanza. Lo schiavo aveva scelto la piccola stanza come la sua camera da letto, mentre voleva adibire la stanza grande al dungeon per la Padrona. Verso le 21.00 del venerdì sera, il cellulare dello schiavo squillò, era Lei la Padrona:
    
    - pronto
    
    - ciao schiavo
    
    - buona sera Signora
    
    - allora sei pronto?
    
    - ...
    ... Si Signora, quando viene?
    
    - Domani pomeriggio alle 16.00.
    
    - Va bene mia Signora, preparo qualcosa?
    
    - Stai sereno, vai a dormire presto ti voglio in forma,.
    
    - Si Signora mi faccio la doccia e vado a nanna.
    
    - Bravo cucciolo
    
    La Padrona chiuse così la telefonata, ovviamente lo schiavo obbedì e si coricò a letto, ma fu una notte tormentata, riuscì a chiudere occhi non più di due-tre ore. Alle 7.00 era gia in piedi, prendendo uno straccio e ripassando tutto per bene, anche le finestre tutto lucido. Finite le pulizie decise di uscire a prendere qualcosa, meglio essere pronti che non si sa mai, andò in un piccolo supermarket e prese del riso, della pasta corta, del sugo, un bottiglia di chardonay, una confezione di acqua minerale, due bottiglie di cocacola light e dei biscotti; in fioreria prese 11 rose rosse; di ritorno a casa sistemò tutto al proprio posto, non aveva nemmeno voglia di mangiare, la tensione saliva. Si diresse verso il futuro dungeon che al momento era deserto se non per un letto semplice e un paio di sedie. Il tempo passava lentamente, lo schiavo si fece una lunga doccia si sbarbò per bene, infilò un paio di bluejeans e una maglia bianca, e si mise in attesa. Verso le 15.25 squillò il cellulare:
    
    - pronto
    
    - ei vieni giu che mi aiuti
    
    - si Padrona arrivo – rispose lo schiavo fiondandosi per le scale
    
    - eccomi Signora
    
    La Signora era vestita molto semplice, con dei bluejeans e una camicetta bianca, ai piedi un paio di ballerine anche queste ...
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