1. Una giornata particolare al lavoro


    Data: 03/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Idea Clito, Fonte: EroticiRacconti

    ... lascio andar giù un piede e massaggio il polpaccio fino alla coscia e poi più su lei apre di più vuole di più e io salgo arrivo fino al punto di non ritorno le sposto quel poco di stoffa e la trovo bagnata e morbida l'accarezzo e lei geme ancora di più
    
    Si sporge fino ad arrivare con le labbra alle mie e mi sussurra "passami la tua immensa sapienza come stille di rugiada dalla tua lingua alla mia "
    
    è un bacio dolce intenso eccitante che prelude l'inizio di una serata di travolgente passione
    
    Ora sei seduta sul mio tavolo, i miei libri e i fogli degli appunti hai spodestato e messi sul tappeto, estromessi di prepotenza dal mio spazio in cui ormai devi regnare solo tu
    
    ... Sei bellissima !
    
    I tuoi occhi verde acqua come il lago sono puri come i giochi dei bambini e astuti come gli intrighi di una maga.
    
    Lo sai che io impazzisco per i piedi femminili, è più forte di me, vado fuori di testa... e tu ora sei seduta col tuo inguine (appena velato) davanti ai miei occhi, le ginocchia piegate scoperte dalla gonna color cremisi, le punte dei tuoi piedi flesse sulle mie cosce. Ti accarezzo i polpacci dolcemente. Entrambi sappiamo che in questo spazio immaginario siamo soli, senza testimoni, e possiamo concederci almeno una parte di quel piacere che sempre rincorriamo nei sogni...
    
    Scendo con le mani lungo il tuo polpaccio, ti raccolgo un piede e lo sollevo come un raro tesoro prezioso, ne inspiro l'aroma, depongo piccoli baci sul dorso, sull'attaccatura delle dita, ...
    ... nell'incavo della pianta... ti bacio le dita, incomincio a leccarle e tu senti la lingua che scorre sulle tue unghie rifinite e smaltate di rosso, risale sulle nocche, perlustra avidamente nelle pieghe fra le dita con affanno e passione crescenti… il profumo della tua pelle bagnata di saliva mi inebria… lecco apertamente nel incavo della pianta, rovisto fra l’attaccatura delle dita, succhio il tuo alluce come forse tu faresti con qualcos'altro di me…
    
    sollevo il tuo piede, mordicchio il tallone... leccarti così il piede mi fa diventare il cazzo come un trave: un trave vivo, pulsante, che palpita e si gonfia nel mio pacco oppresso in modo atroce... e tu lo osservi, il mio pacco che esplode, e gongoli sapendo che è tutto merito tuo...
    
    Mi osservi gustando ogni ineffabile sussulto del piacere che proviene dal tuo piede assaporato, scopato con lascivia e voluttà dalla mia bocca.
    
    Sai quale violento scompiglio si agiti al di sotto della mia cintura… lo sai… e apposta schiudi le tue gambe appena appena, giusto per suggerirmi qualche fantasticheria maliziosa.
    
    Non ti basta avermi soggiogato nel modo indecente che ammiri, vuoi abbattermi del tutto e per questo mi mostri la tua figa.
    
    La figa ,è un luogo mitico , anelato da ogni frequentatore o frequentatrice di ER. Tutti, senza eccezioni, vorrebbero essere al mio posto adesso mentre schiudi le tue gambe e un minuscolo pizzo (rosso e traforato) si rivela, avvolto intensamente sulla bombatura soffice del tuo scrigno segreto. ...