1. Cuginanza


    Data: 27/11/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: cris35, Fonte: Annunci69

    ... scopo per quel giorno l’ho trovato, riuscire a baciare una!
    
    La messa nonostante tutto è filata via liscia, anche perché con mio padre eravamo seduti in fondo, poi mettici la grappa…ci siamo presentati al ristorante già carichi, ed io motivato, poi anche mio padre lo era, ma questo l’ho scoperto dopo ed è un’altra storia…
    
    Il pranzo è iniziato quasi subito, solo il tempo di fare ai nonni un paio di foto in giardino, e confesso che era veramente buono, tutto a base di pesce, e dopo i primi, ci hanno lasciati liberi a sgranchire le gambe per un’oretta, e qui è cominciata la caccia….
    
    Già durante il pranzo, che ero seduto vicino a mia cugina più grande, ho cercato in tutti i modi un contatto fisico con le sue gambe, cosa che talvolta riusciva, e sentire che non si ritraeva, faceva crescere in me oltre ad un forte desiderio nei suoi confronti, una speranza, quella di poterle interessare.
    
    Fatto sta che una volta arrivati all’esterno, sono subito andato a cercarla, ma con scarsi risultati, e seduta su una panchina, ho trovato invece mia cugina più piccola, piccola di età, lei quindici e io sedici, con queste lunghe gambe accavallate, scoperte da metà coscia, con questi sandali che le rendevano la caviglia qualcosa di sottile e desiderabile, le unghie curate, con lo smalto in tinta con quello delle mani, le spalle scoperte, le bretelline sottili del vestito che si agganciavano al balconcino del vestito, che celava un seno proporzionato alla figura slanciata di mia cugina, ...
    ... dall’idea di essere di marmo da come stava su, perché non vedevo reggiseni…
    
    “Claudia? “
    
    “Marco…”
    
    “Dov’eri seduta al pranzo fino adesso che non ti ho vista? “
    
    “Di fianco a Miriam, ma hai avuto occhi solo per lei tutta prima, per questo non mi hai vista…”
    
    Ecco, fatta la prima figura di merda, mi siedo vicino a lei e la prendo sottobraccio, le chiedo scusa e cerco di recuperare al torto facendole dei complimenti su come fosse cresciuta e su quanto fosse bella con quel vestito, poi sarà stata la grappa del mattino, sarà stato il suo profumo, una voglia si è fatta strada tra le mie gambe, e lei, che nel frattempo si era sporta verso di me, aveva appoggiato l’avambraccio sulla mia gamba, con il gomito a sfiorare il mio pacco, che nel frattempo non voleva sapere di smettere di crescere…
    
    Non so se fosse stata lei a spostarsi sempre più verso di me, fatto sta che ormai il mio pene era perfettamente aderente al suo braccio, e più le accarezzavo i capelli, più la sentivo vicina….
    
    Momenti di imbarazzo, lei che non parlava, io che non sapevo cosa dire, ad un certo punto si alza per sistemarsi più comodamente, e nel farlo, con il gomito ha premuto sui miei testicoli, procurandomi un certo dolore, una smorfia non sono riuscito a trattenerla, e lei allarmata chiedendomi scusa dopo aver capito cosa fosse successo, ha appoggiato istintivamente la mano sulla mia patta e l’ha accarezzata dandomi dei bacini sulla guancia e implorando il mio perdono….
    
    Le ho preso la testa e ...