1. I'll be your mirror - avventura a capitoli (e generi) 4 - la prima visita


    Data: 26/11/2018, Categorie: Lesbo Autore: Autunno, Fonte: Annunci69

    LA PRIMA VISITA
    
    “Milù! Quanto cazzo abbiamo mangiato ieri?!! La gatta non ha la minima idea di uscire dal cuscino-pesce che la inghiotte tutta acciambellata.
    
    Il digiuno è pericoloso. Sia io che lei ci siamo ingurgitate la quantità di calorie di un’intera settimana.
    
    “Bene Milù. Stai lì. Io andrò a correre, tu rincorri qualche mosca!”
    
    Una corsa è quello che ci vuole. Non solo per smaltire la mangiata posto digiuno (e sesso) di ieri, ma per liberare la mente dai pensieri. La fatica e il sudore diradano la nebbia nella mia testa. Io mi do un sacco di giustificazioni plausibili ma se ci penso troppo capisco che non sono sufficienti, non possono essere rassicuranti. Anche ieri ho visto quello specchio illuminarsi ed è stato lui a farmi eccitare. E’ stata l’immagine dentro a parlarmi, a guardarmi, a farmi bagnare, a suggerirmi cosa fare. E mi parlava direttamente alla testa. Questo non posso negarlo.
    
    Basta. Si fotta. Io sto bene, godo e mi diverto. Settimana prossima ricomincia pure il lavoro e avrò meno grilli per la testa. Corro, sbuffo, sudo, la mente si libera. L’unico pensiero è rientrare per l’arrivo di Elisa quindi in quest’ora striminzita di corsa ci darò dentro.
    
    Che sudata! E che parametri! Controllo il mio smartwatch e non vedevo dati simili da mesi. Eppure il trasloco, la casa e questa nuova…passione…mi hanno portato via un sacco di tempo.
    
    Doccia rapida che tra poco arriva Elisa. Mi preparo ad entrare e spogliandomi guardo lo specchio. Dentro ci sono ...
    ... io. Mi avvicino titubante; allungo la mano. Tocco il vetro freddo che continua a riflettere l’immagine del mio corpo nudo. Cazzo, sono bella però – penso – e poi: “io ti scoperei” sbuffo d’un fiato mostrando la lingua allo specchio.
    
    Corro sotto la doccia. Sono ancora insaponata e “bzzzzz” suona il citofono.
    
    Eccheccazzo! Dovevi arrivare tra un quarto d’ ora! Maledetta!
    
    Esco dalla doccia con mezzo corpo ricoperto di schiuma e allago l’appartamento ad ogni mio passo per andare ad aprire a quella rintronata! Arriva il mostro della palude!
    
    La sento salire mentre torno in bagno. Entra. “Mi sto asciugando. Cazzo! La puntualità mai tu, vero? Mi stavo facendo la doccia!”
    
    Urla dalla sala: “Dai. Sbrigati. Sempre a far le cose all’ultimo momento! Vieni di qui in mutande, che ti frega?!?”
    
    Non torno in mutande ma vado in accappatoio bianco e ciabatte.
    
    Elisa mi aspetta in tutta la sua prorompenza. E’alta circa come me, formosa ma non grassa. Corre un sacco e questo le rende il fisico sodo anche se abbondante. Le chiappe sono dure come il marmo e spesso le sfoggia in leggins striminziti. Oggi indossa un vestitino blu che lascia in vista la sua generosa scollatura da quarta piena, sottolineata da una collana sottile di perline bianche. Lei è così: le piace mostrarsi anche quando non c’è bisogno. Ovviamente apprezzata da qualsiasi collega maschio e probabilmente anche da qualche donna.
    
    Mentre mi avvolgo i capelli con l’asciugamani le mostro la casa: la cucina, la sala, ...
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