Lusinga e supplizio
Data: 26/11/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
L’avvenente e deliziosa ragazza bruna alquanto prosperosa si guarda intorno entusiasta e soddisfatta d’aver finalmente raggiunto e ottenuto dopo dieci lunghi mesi quello che ambiva e mirava più di tutto. Il suo elegante salotto è realmente come lei aveva indiscutibilmente creduto e immaginato, le luci sono basse e soffuse, i colori, i toni e le sfumature dell’arredamento sono luminosi e vanno dal marrone chiaro al bianco, poiché quello è senza alcun dubbio l’appartamento d’un uomo di fama, di rinomanza, d’indiscusso e d’inoppugnabile successo.
Orietta attualmente si concentra sul meraviglioso e smisurato divano bianco, visto che era appunto come se lo immaginava quando si palpava energicamente tre volte al giorno, fantasticando e rimuginando su quello splendido ultra- quarantaquattrenne dagli occhi astuti, scaltri e sottintesi, che desidera e che vuole intensamente con ogni singola cellula del proprio corpo. Lorenzo ha quindici anni più di Orietta, e lei non si è mai sentita così attratta né tentata da un ragazzo come da quello splendido uomo che potrebbe essere suo padre, ciononostante nella concretezza e nel realismo non lo è per nulla. Un concetto su cui hanno dibattuto e discusso parecchie volte, però alla fine l’ha avuta vinta lei, eppure in questo momento brindano a questa serata con un ottimo vino bianco d’annata e poi si siedono sul divano:
‘Eccoci qua, finalmente, mi sembra un sogno. Lo sai che questa sera sei particolarmente ...
... accattivante, io direi più stuzzicante del solito?’ – ribadisce lui, avvalorando quel concetto e sorridendole molto gratificato.
Tutti e due ridono a fior di labbra reciprocamente, nel momento in cui lei lo ringrazia timorosamente, quasi garbatamente, visto che poi si scrutano in silenzio e senz’interruzione, aspettando in conclusione che uno dei due faccia furbescamente e sottilmente la prima mossa. Alla fine lei cede e dopo aver appoggiato i due calici sul tavolino s’avvicina per baciarlo, lui in quel delizioso frangente si ferma a due centimetri dalle sue labbra per studiarne e per approfondirne la sua meticolosa espressione, visto che è quella d’un uomo che sta per commettere l’abbaglio, ovvero l’errore più dolce e persino più amabile e seducente della propria esistenza, perché Lorenzo a quel punto la bacia.
E’ il loro primo bacio, eppure è così disinvolto, naturale e ovvio, aggiungerei brioso, spedito e spigliato, dato che appare che si siano già baciati da diverso tempo. L’eccitazione e l’impulso esplode, sbotta prorompendo come un vulcano che erutta all’improvviso, lei si siede su di lui sbottonandogli frettolosamente la camicia azzurra. Si spogliano senza che le loro labbra si stacchino neanche per un istante, si svestono a vicenda e ognuno ammira e venera il corpo dell’altro, cercandosi ed esplorandosi con le labbra e con le mani. Orietta adesso geme di piacere, mentre lui l’accarezza abilmente da navigato e pratico uomo qual è nel suo punto più intimo, ...