1. La gita scolastica (parte 1)


    Data: 24/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... entrato mi sa che glielo stavi guardando e hai ancora una voglia di cazzo che ti porta via”.
    
    Colpito e affondato.. ma preferii non rispondere. E subito lui disse:
    
    - “Guarda Michelle.. mi è tornato duro per la terza volta.. adesso prima che torni Salvo mettiti in ginocchio sul letto.. non qui, di qua voglio vedere il tuo bel culetto riflesso nello specchio dell’armadio”. Ormai eseguivo senza fiatare a qualsiasi cosa mi chiedesse e la cosa che mi spaventava era che mi piaceva proprio il fatto di obbedire.
    
    Mi trovavo sul lettino dei tre della stanza vicino all'armadio messo in ginocchio di traverso con il culo verso l’armadio ed il viso verso il letto centrale. Alex si mise in piedi tra il mio letto e quello centrale e iniziò ad osservare il mio culo allo specchio mentre sciogliendosi l’asciugamano fece svettare il suo membro a pochi centimetri dalla mia bocca. Potevo percepirne il calore, guardavo quell'occhio umido che mi ipnotizzava mentre lui mi diceva a bassa voce:
    
    - “Dimena il culo fammi vedere”.
    
    Io non sapendo cosa intendesse mi misi a scodinzolare muovendomi e senza volere sfiorai con le guance la sua cappella che mi lasciò una scia umida.
    
    Ero pronto, aspettavo l’ordine con ansia, la curiosità di sentire il contatto sulla mia lingua era enorme ma non avrei mai fatto il primo passo e lui consapevole di ciò, ogni tanto me lo faceva sfiorare mentre si sporgeva ad accarezzarmi il sedere ma l’ordine non venne.
    
    - “Basta così, Salvo ha finito la doccia, ...
    ... vestiti veloce e chinandosi in avanti per darmi un morso sul culo mi poggiò con forza la cappella sulle labbra tanto da non sentire quasi il dolore del zannata che mi diede. Rimasi fermo sul letto con la bocca semi aperta in un’inconsapevole ma chiarissima richiesta di cazzo finché lo schiaffo sul culo mi fece riprendere.
    
    - “Forza, vuoi farti trovare così da Salvo?” Mi sussurrò concitato. Al che mi resi conto della mia posizione e scattando come una molla mi vestii in un secondo giusto in tempo per vedere Salvo rientrare ancora sgocciolante con quel pendolo tra le cosce.
    
    La cena fu un supplizio anche perché Alex si sedette vicino a Sara e a furia di battute riuscì a rientrare nelle sue grazie cosa che se in effetti avrebbe dovuto farmi piacere vista la promessa che mi aveva fatto, in realtà mi faceva stare malissimo perché ero geloso a bestia di Sara e del fatto che lei avrebbe giocato col suo bel cazzo. In aggiunta c’era Salvo che mi stava appiccicato cercando di buttare il discorso sui filmini porno e voleva a tutti i costi che finissimo la serata in camera a vederci i suoi filmini. La cosa non è che mi dispiacesse in se per se ma avevo paura che si accorgesse di quanto mi piaceva la sua cappellona e poi per quanto nel profondo mi gratificasse parecchio, avevo paura che riprendessero i suoi complimenti sul mio culo perché portavano in una direzione anche assai piacevole, ma che mi intimoriva: rischiavo di tornare a casa da quella gita con l’appellativo “il frocetto ...
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