La Preda
Data: 14/02/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... delle lettere, non molte. Alcune erano di coppie, proponevano esperienze comuni e scambi, queste ad Alberto non interessavano; altre, la maggior parte non soddisfacevano quelli che per Alberto erano requisiti imprescindibili: convinzione, stile, eleganza e disponibilità. Una di esse però richiedeva, molto gentilmente per dire la verità, il numero di telefono del padrone, per un colloquio rapido e diretto. Alberto la lesse, era seccato per il fatto che la schiava non avesse dato invece il suo di numero di telefono, però il tono si sforzava di essere umile e contrito, era quello di una donna sottomessa, ma che si intuiva aveva una personalità, indubbiamente trapelava un certo carattere. A parte “il dettaglio” del numero di telefono quella lettera era interessante. Decise di approfondire perché lo stile era elegante, e la scrittura sciolta e ricercata. Si era firmata: una schiava docile ed ubbidiente alla sua prima esperienza, una schiava che sogna un padrone intelligente e comprensivo. Questo era piaciuto ad Alberto che aveva ordinato a Mirella di risponderle e darle il suo di numero di telefono. Mirella pianse ancora, ma ancora una volta malvolentieri ed allo stesso tempo disciplinata obbedì. Qualche giorno dopo ricevette sul cellulare una telefonata, sul display apparve numero sconosciuto, la schiava docile ed ubbidiente pensò Mirella. In verità, quando quella sentì che a rispondere era una donna, non le sembrò così docile. – Avevo chiesto di parlare con un padrone e ...
... mi trovo a parlare con una schiava… – Mirella in quel momento si trovava in ufficio con il suo principale nella stanza accanto, era arrossita fino alla cima dei capelli e le aveva sussurrato: – ho capito chi è lei, mi richiami tra dieci minuti. Ora non posso parlare. – Così fu.
– Allora, perché non è il tuo padrone a rispondere – la schiava alla prima esperienza l’aggredì. Mirella immaginò di avere a che fare più con una donna dominante che con una candidata schiava. – Non può e non vuole. Mi ha detto che l’aspirante deve prima essere esaminata da me. – – Te lo sogni ed anche lui. Io sono una donna in vista e prima di espormi devo sapere con chi lo faccio, senza intermediari, ed a quali condizioni. – Mirella esitò, sapeva che se l’avesse fatta scappare il padrone non gliel’avrebbe perdonata. – Come si può fare? – chiese, – anche lui non vuole esporsi. – L’altra molto pratica e decisa le risolse il problema. – Telefonagli e chiedigli dove e quando ci possiamo vedere. Deve venire lui e da solo. – – Va bene, mi richiami tra mezzora. – Mirella si rese conto che per tutto il colloquio le aveva dato del lei e quell’altra del tu. – Maleducata – rifletté avvampando di vergogna. Poi si riscosse doveva chiamare il suo padrone e sperava che non la maltrattasse pure lui. Gli raccontò tutto telefonicamente. Il padrone non era per niente entusiasta di quella candidata, ma non se la prese con Mirella, in fondo ormai era sempre più curioso. Fu così che Alberto e l’aspirante schiava ...