1. Linda la nerd – Capitolo 10


    Data: 23/11/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... raggiungesse il suo livello. Mentalmente fece spallucce, poi tornò a concentrarsi su quanto Tommaso sapesse valorizzare la sua fica e l’orifizio del suo culo e sulle ondate di caldo piacere che si alzavano dal suo ventre.
    
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    Finirono con lei sulla spalla di lui, sonnecchiante. D’accordo, non l’avrebbe mai ammesso con Tommaso, ma l’ultimo orgasmo non era stato paragonabile a certi che il ragazzo le aveva offerto quel pomeriggio, ma nessuno poteva comunque vantare il senso di intimità che caratterizzava la scopata, durata forse venti minuti e che lei si era goduta ugualmente per tutto il tempo. Quel trucchetto del dito che tracciava spirali di goduria sul suo ano, poi, era qualcosa di inaspettato ma davvero ben accetto. Un vero peccato che non glielo praticasse anche quando facevano sesso in tre.
    
    In ogni caso, quella era stata la migliore sessione di sesso e amore che avesse mai vissuto ma, come gli aveva assicurato lui, una volta acquisita maggiore esperienza nello spruzzare, il piacere sarebbe cresciuto esponenzialmente. Lei non aveva saputo se esserne entusiasta e rabbrividire all’idea che il suo corpo avrebbe sperimentato qualcosa di ancora più intenso.
    
    Fece scorrere la mano destra sul petto di Tommaso, infilando le dita tra i peli che vi crescevano, riempiendosi l’anima dell’odore di maschio e di quello di sesso che riempiva la sua cameretta da bambina. Osservò il peluche sulla scrivania, messo lì dal suo uomo perché imparasse qualcosa. Era uno dei suoi ...
    ... pupazzi più vecchi, che aveva da quando ancora non sapeva camminare e l’aveva vista crescere: probabilmente, se fosse stato vero, più che apprendere qualcosa, gli sarebbero caduti gli occhi sul piano del tavolo, ricordando che quella bella bionda urlante di piacere e che veniva posseduta da un uomo capace era la stessa bambina che lo chiamava Pato e lo faceva camminare come un ubriaco tenendolo per le orecchie tre lustri prima.
    
    Appoggiò le labbra su un capezzolo in erezione di Tommaso e lo succhiò lentamente, facendogli salire dalla gola un gemito di piacere. Oh, ma non doveva limitarsi a questo, assolutamente: dopo quel pomeriggio non l’avrebbe fatto tornare dalla troia con solo un paio di orgasmi. La mano abbandonò il petto e, scivolando lungo la pancia, accarezzò il cazzo parzialmente gonfio, ancora bagnato del suo trasudo vaginale… sì, si disse, “nettare” suonava decisamente meglio… e la sborra della scopata.
    
    Una zangolata no: era una di quelle cose che si potevano fare ad un uomo all’inizio. E poi, le era ormai evidente, quando ne praticava una a Tommaso, che intercorreva un abisso tra il piacere che una donna poteva godere per un ditalino e un uomo con un lavoro di polso. Un pompino, si chiese? Il suo amore li apprezzava, e lei sapeva di farne di eccellenti, ma quella zoccola di Tania gliene faceva di altrettanti buoni e con una frequenza che le sembrava strano non gli consumasse il cazzo…
    
    In risposta all’interessamento verso il suo uccello, Tommaso le scivolò con un ...
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