1. Papà e il pastore super dotato, 1ˆparte


    Data: 22/11/2018, Categorie: Incesti Autore: Boscaiolopassivo, Fonte: EroticiRacconti

    Mi ero appena svegliato sentendo delle voci fuori dal capanno, aprendo gli occhi vidi entrare papà, mi alzai dal letto a metà busto, mentre papà sedendosi sul bordo del mio letto, mi porge una tazza di caffè.
    
    Stavo bevendo il caffè, quando dalla porta del capanno, ancora aperta, vidi entrare la sagoma di un uomo, lo vidi entrare ed andare a sedersi sul letto difronte al mio, ancora assonnato non avevo capito chi fosse, e solo quando fu seduto capii.
    
    Era un pastore che spesso si aggirava, con il suo gregge, nelle immediate vicinanze del capanno.
    
    Un uomo possente, alto, muscoloso, con una bella pancia e molto affascinante.
    
    Un toro da monta, al quale non avevo mai fatto caso, anche perché, non l’avevo mai visto da vicino.
    
    Sentii la sua potente voce, da uomo di campagna, chiedere un’asciugamano a mio padre, spiegandogli che un acquazzone improvviso l’aveva preso alla sprovvista.
    
    Papà andò subito a prenderlo e nel frattempo, lo vidi cominciare a togliersi si dosso i vestiti.
    
    Notai da subito, il suo petto villoso, la sua pancia pronunciata, ma bella soda, le sue possenti spalle ed i suoi muscoli delle braccia ben fatti e definiti, notai anche le mani possenti e i suoi grossi polsi.
    
    Lo guardavo denudarsi, mentre sentivo crescere l’eccitazione dentro di me.
    
    Lo vidi togliersi i vestiti bagnati da dosso e rimanere in mutande, anche quelle bagnate.
    
    Lo ammiravo come se fosse un dio sceso in terra.
    
    Mi resi conto, che forse lo stavo fissando un po’ ...
    ... troppo, e distolsi quasi immediatamente lo sguardo, cercando di non farmi notare, quando ad un certo punto sentii la sua voce, chiedermi gentilente, se potesse posare i panni bagnati, sulla sedia difronte alla stufa, per far si che si asciugassero un po.
    
    Feci un cenno con la testa per dirgli si, e guardandolo nuovamente, rimasi incantato nel vederlo i piedi con le sue mutande bianche quasi trasparenti, che racchiudevano qualcosa di mostruoso, si riusciva ad intravedere, non solo la forma maestosa del suo grosso cazzo, a forma di banana, con una cappella possente e scura, ma anche le grosse vene pulsanti di sangue che lo contornavano, si intravedeva persino la fitta foresta scura di peli pubici che lo avvogeva.
    
    Ero immobile ogni muscolo del mio corpo era come bloccato, fino a quando arrivò papà, che porgendogli l’asciugamano lo invitava a mettersi comodo.
    
    Il pastore ringrazio e continuando a spogliarsi togliendosi anche le mutante e lasciando penzolare una bestia di almeno 25 cm ancora moscio.
    
    A quella visione sentivo sempre più la mia eccitazione e la voglia di provare quella meraviglia dentro il culetto, mi immaginavo già in ginocchio fra le sue gambe, ero talmente eccitano che non riuscivo a distogliere lo sguardo.
    
    Tornai in me, e per non fami notare mi alzai dal letto, facendo finta di andare in bagno, quando stavo passando vicino a lui, e porgendomi l’asciugamano, mi chiese di asciugargli la schiena.
    
    Mi soffermai un attimo, pensando che forse un occasione del ...
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