Le mie storie (95) prima parte - Racconti Erotici

Le mie storie (95) prima parte

... io l'ho seguito volentieri. Non so perché, ma mi sentivo libera, tranquilla, rilassata e anche un po' eccitata visto che il ragazzo si mantiene bene. Nel locale ad un certo punto stava per s**ttare un bacio, ma ci siamo guardati e fermati. Una volta usciti però, entrati in macchina, mentre mettevo la mia giacca indietro, mi sono trovata il suo volto a meno di 10 cm, non abbiamo resistito più ed è partita la passione. Mentre ci baciavamo, sentivo le sue mani andare ovunque per il mio corpo; cercava di insinuarsi sotto la camicetta, che però era infilata maledettamente bene nella gonna. Senza parlare ha messo in moto e in meno di un quarto d'ora eravamo davanti al mio palazzo. Educatamente mi ha chiesto di entrare, io gli ho sorriso e gli ho detto dove parcheggiare, mentre io correvo in casa a fare pipì.. Entrata nel salone ho spento il cellulare, mi sono tolta il soprabito e dopo essere andata in bagno, l'ho aspettato seduta sul bracciolo del divano. Dopo qualche minuto è arrivato Davide, bello come il sole con una maglietta bianca sotto la giacca ed il pantalone che mi sono accorto tradiva la sua eccitazione mostrando la protuberanza proprio all'altezza della cerniera. Ho sorriso, gli ho chiesto se volesse bere qualcosa, lui mi è venuto accanto, si è aperto la cerniera e dopo averlo tirato fuori me lo ha messo in bocca. Io ero seduta e lo succhiavo, lui in piedi ripeteva che era da quando l'avevo lasciato che sognava quel momento. Avevo in bocca l'uccello di un altro uomo ...

... dopo più di un anno che stavo con Carmine, ma in quel momento volevo solo farmi scopare da quel bel ragazzo, dimenticando d'incanto tutto il passato. Dopo qualche minuto mi ha sollevata per baciarlo e mentre lo faceva contemporaneamente ha tirato su la gonna e mi ha sfilato la mutandina. Dopo Essersi tolto il pantalone, mi ha spinta sul divano, portata a sé e finalmente me lo ha messo dentro. Non ero molto comoda con il culo metà sul bracciolo e metà sul cuscino, ma il piacere che stavo provando era superiore ad ogni fastidio. L'ho sentito dire che stava per venire ed ha goduto sulla mia povera camicetta ancora abbottonata. Mentre godeva mi chiedeva scusa, ma continuava a schizzare sempre allo stesso punto. Io l'ho tranquillizzato mentre ansimando sono venuta subito dopo lui. Appena ci siamo ripresi, gli ho detto che con un buon lavaggio in lavatrice, sarebbe tornata normale. Rimasta in reggiseno e autoreggenti mi sono avviata in camera e all'improvviso mi sono sentita prendere in braccio (non sono proprio una farfalla) come se nulla fosse e accompagnata sul letto. Con le gambe larghe mi sono ritrovata la sua faccia tra le cosce che ha incominciato a leccarmi come un indemoniato. Ricordavo che era bravo a fare certe cose, ma non che fosse un vero asso con la lingua. In breve ero di nuovo tutta bagnata pronta a farlo di nuovo. Davide con tutta la sua gioventù è riuscito a scrollarmi di dosso quella sensazione di tristezza che avevo da alcuni giorni. Il suo corpo palestrato si ...