1. ( gay ) slave, lustrascarpe e poggiapiedi parte 13


    Data: 18/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bootsubmaster, Fonte: Annunci69

    ... guardia da lui, lo odio con tutto me stesso. E pensare che iniziavo a provare compassione per lui.
    
    Comunque ora devo servire Giuseppe e non commettere errori, non riuscirà a mandarmi via da qui. E se a fine settimana mi chiederà di servire ancora io accetterò. Va bene tutto basta che io possa servire sempre Mirco.
    
    Le ore successivo le passo a pulire casa, cucina, bagno e corridoio.
    
    Quando ho finito me ne vado in camera in silenzio.
    
    Passano ore e sento Giuseppe uscire di casa senza considerarmi, io controllo dal terrazzo e lo vedo: ha incontrato la sua ragazza, sembra una discussione nervosa.
    
    Possibile che Nicola sapesse anche questo? Se Giuseppe litiga con la ragazza per me sarà un guaio, di sicuro si sfogherà su di me.
    
    Ammetto di essere un po' preoccupato.
    
    Nel dubbio vado all' ingresso e trovo 3 paia di scarpe di Giuseppe (di solito le lascia li come rientra)
    
    Scarpe da tennis bianche, stivaletto nero lucido senza lacci, e un paio di timberland con lacci gialle scamosciate. Con pazienza inizio a pulirle tutte con estrema cura. L'intento è servire bene Padron Giuseppe.
    
    Visto che potrebbe salire con la ragazza io mi metto in camera mia e porto le scarpe un paio alla volta.
    
    Scende la sera e passa. infine la notte. Ancora niente Giuseppe. Infine rimango in attesa ma non accadendo nulla finisco con l'addormentarmi.
    
    Infine mi sveglio.
    
    Giuseppe mi tappa la bocca, è notte fonda.
    
    Io lo guardo con occhi sgranati e confuso.
    
    Giuseppe: - Alfred, ...
    ... dormivi?-
    
    L'odore di alcol mi investe, deve aver bevuto parecchio.
    
    Giuseppe: - Ho litigato con la stronza, ho un problema: Adesso ho le palle piene e nessuno che me le svuoti e io di certo non mi abbasso a farmi una sega. Sai questo cosa vuol dire?-
    
    Io resto immobile, capisco che è nervoso e che è facilmente irritabile.
    
    Lentamente si accomoda sul mio petto seduto.
    
    Pesa tantissimo e io mi sento sprofondare nel letto.
    
    Giuseppe: -Tu i fai schifo ma nemmeno quel rifiuto di merda è qui e quello di farmi da sborratoio era suo compito. Quindi, mi devo accontentare di te. Sei contento Alfred?-
    
    Io sono immobile con lui sopra di me che si sfila la cintura davanti a me.
    
    Giuseppe: -Alfred: Mani congiunte.-
    
    Obbedisco e lui me le stringe nei polsi e le immobilizza, poi soddisfatto se le infila sotto il sedere. Mi guarda famelico e sembra soddisfatto.
    
    Non oso pensare cosa accadrà.
    
    Giuseppe: Quella troietta di Nicola è utile per queste cose. Alla fine uno schifoso come lui è adatto a farmi da vuota palle , anche se inferiore ha un certo corpo, un certo aspetto, ma tu, tu sei così anonimo, inutile, mingherlino, mi fai schifo, come posso permetterti di avere un privilegio simile?.-
    
    Giuseppe ride ma poi si fa serio e mi sputa diverse volte in faccia.
    
    Giuseppe: -No, mi fai troppo schifo!-
    
    Si alza da me e se ne esce dalla stanza lasciando la porta aperta e la luce del corridoio che mi illumina debolmente.
    
    sono li legato con la sua cintura, steso nel mio ...
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