Di indole troia!
Data: 07/08/2025,
Categorie:
Cuckold
Tue Racconti
Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top
... svogliata, quasi stordita e continuavo a vestirmi, sempre indossando una minigonna, i soliti tacchi alti e le autoreggenti, con sopra la camicetta, senza reggiseno. Andavo in ufficio e fingevo di esser occupata, ma, in realtà, continuavo a fissare la porta del suo ufficio, che era inesorabilmente chiusa. Improvvisamente venerdì, proprio durante la pausa pranzo, mi è arrivato un suo messaggio. Quando è arrivata la notifica sul mio cellulare, per un attimo non gli ho neanche dato attenzione, poi mi son ricordata che lui aveva memorizzato il mio numero e così l'ho guardato e sono impazzita di piacere.
«Ciao, Elena, scusami se sono sparito senza avvertire, ma mia madre ha rischiato di morire e son dovuto correre al suo capezzale. Ora è tutto sotto controllo, ci vedremo in ufficio lunedì e…, mi raccomando indossa una gonna, così ti posso sbattere meglio durante la pausa. Poi farò in modo di farmi perdonare!»
Avevo le lacrime agli occhi per la gioia, mentre ho risposto che era tutto a posto e che ero semplicemente dispiaciuta per lui. Quando son tornata a casa, la prima cosa che ho fatto son saltata addosso a Marco, lui ha capito subito, ho sentito il suo cazzo gonfiarsi nei calzoni e mi son fatta scopare in piedi; quando è stato sul punto di venire, mi son abbassata, gliel'ho preso in bocca e l'ho fatto impazzire dal piacere. Il weekend sembrava eterno, non passava mai e, finalmente, lunedì mattina, lui è tornato e, dopo una breve riunione con tutti i dipendenti, alla pausa ...
... pranzo mi ha chiamato nel suo ufficio ed io mi sono inginocchiata davanti a lui, ho preso il suo cazzo in bocca e lui ha appoggiato una mano sul mio capo; mi ha scopato la bocca, muovendo il bacino avanti e indietro, fin quando non me l'ha riempita con la sua crema.
«Oh, Elena, quanto mi sei mancata! Ti giuro, avrei voluto averti con me per scaricare un po' la tensione. Ne sono stato molto dispiaciuto e puoi chiedermi qualsiasi cosa per farmi perdonare!»
Ho ingoiato una ingente quantità di sbroda, che mi ha riversato in bocca e poi mi son sollevata e mi son piegata sulla scrivania; benché fosse appena venuto, il suo membro era ancora perfettamente in tiro. Mi ha penetrato con forza in ogni buco e, quando era di nuovo prossimo a venire, mi son girata e gli ho chiesto se desiderasse di nuovo sborrarmi in bocca, perché mi era mancata troppo la sua crema. Dopo essersi ben svuotato nella mia bocca, mi ha guardato e, sorridendo, mi ha chiesto com'era stato passare qualche giorno senza di lui; l'ho guardato per un attimo e gli ho detto che era come se il mondo si fosse fermato. Mi ha sorriso e mi ha detto una cosa che mi ha fatto impazzire.
«Elena, ho 50 anni e sono separato da oltre 20. Ho due figli, un maschio ed una femmina, che vivono ormai per conto loro; ti giuro che tu sei la persona, dopo mia madre, cui tengo di più. In un certo senso, mi sei entrata nel sangue e, qualche volta, mi sento in colpa, perché ti costringo a tradire tuo marito.»
Mentre parlava e diceva queste ...