1. Di indole troia!


    Data: 07/08/2025, Categorie: Cuckold Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top

    ... stesso tempo, alquanto dispiaciuta da questa situazione. Ero contenta perché mi piaceva con quanta curiosità mio marito si aspettava che divenissi la puttana del nuovo capo, ma, allo stesso tempo, era più che dispiaciuta, perché avevo l'impressione che Massimo fosse distratto da altro; così ho seguitato a fare il mio lavoro in silenzio, pur restando sempre a sua completa disposizione. Poi le cose sono improvvisamente cambiate, quando ho capito il motivo per cui lui non si concedeva nessuna distrazione. Ho scoperto che, in quei primi due mesi, anche lui era tenuto sotto controllo da parte dei dirigenti della multinazionale; una mattina, io stessa ho stampato una mail in cui si attestava che era tutto a posto e, quando l'ho portata in ufficio, ho visto che lui mi ha guardato con occhi completamente diversi. Mi ha fatto sedere per prendere alcuni appunti e, naturalmente, io ho subito accavallato le gambe ed ho visto con quanto interesse lui mi guardava le cosce; allora ho continuato a fare la civetta, facendogli dei sorrisini da cagnetta eccitata. Era già il tardo pomeriggio, ed eravamo quasi pronti all'uscita, e lui, nel salutarmi, mi ha dato un prezioso consiglio.
    «Elena, la minigonna le sta davvero bene! Mi piacerebbe che lei la indossasse sempre, ogni giorno.»
    La sera, tornata a casa, l'ho raccontato a Marco e lui si è così eccitato che mi ha scopato, mentre ero appoggiata al tavolo della cucina. 
    «Brava, amor mio! Se ti ha detto che ti vuole vedere in minigonna è perché ...
    ... vuole che diventi la sua zoccoletta! Adesso ti sfondo il culo, così domani sarai più aperta. Tieni, adorabile puttana, prendi il mio cazzo dentro ed immagina che sia quella del capo, quando ti scoperà così, piegata sulla scrivania!»
    Siamo venuti insieme all'istante! Lui era molto eccitato da questa fantasia ed io ero sconvolta al pensiero che prima o poi tutto questo si sarebbe realizzato. È successo il giorno dopo, mentre tutti stavano andando in pausa pranzo, lui mi ha chiamato nel suo ufficio e, appena entrata, lui ha chiuso la porta a chiave ed io son rimasta in piedi, senza voltarmi; quando è arrivato dietro di me e mi ha fatto piegare sulla scrivania, ho sentito la mia fighetta bagnarsi all'istante. Ha sollevato la minigonna e ricordo la faccia sorpresa che ha fatto, quando ha visto che non indossavo nessun tipo di intimo.
    «Elena, sei una perfetta puttana! Sei già venuta pronta per farti montare. Finalmente posso far di te la mia troia!»
    Sono rimasta immobile, senza girarmi, perché volevo sentir dentro il suo cazzo, per capire se era grosso; ma volevo anche che fosse lui a scegliere in quale buco infilarlo. Mi è arrivato dentro come un ariete che sfonda una porta. Un bel cazzo grosso, duro ed anche abbastanza lungo, che mi ha aperta, dilatata e riempita nello stesso tempo. Quel giorno, la pausa pranzo mi era sembrata lunghissima, mentre io, piegata sulla scrivania, sentivo il suo corpo sbattere contro il mio, spingendo dentro di me il suo cazzo duro e sculacciandomi ...
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