1. Una coppia affiatata.


    Data: 17/06/2025, Categorie: Prime Esperienze Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.top


    Piove. Sono appena uscita dall’ufficio e sto tornando a casa a piedi; abito a poca distanza dal lavoro, ma sembra che tutto ad un tratto il cielo abbia deciso di ripetere il Diluvio Universale. Il piccolo ombrello che ho, viene distrutto dal vento, lo butto in un cassonetto e cammino sotto la pioggia. Arrivata a casa, vado in bagno: esco dai vestiti completamente fradici ed entro nella doccia. Il getto d’acqua tiepida colpisce i miei seni. Il tepore dell’acqua mi ricorda molto lo schizzo del seme di un maschio: farmi sborrare sul mio seno prosperoso è una cosa che mi piace moltissimo. Sento il rivolo dell’acqua scorrere lungo il corpo, mi piego all’indietro e il tepore ora scorre fra le labbra dischiuse della mia vulva. Mi accarezzo i seni, sento i capezzoli turgidi, ho voglia di fottere. Rivado con la mente all’ultima volta che l’ho fatto: appena due giorni fa! Ho voglia, mi sento inquieta, forse la solita scopata non basta. Mi lavo, esco e mi avvolgo nella bianca spugna del mio accappatoio. Asciugo velocemente i miei lunghi capelli e vado in cucina per vedere cosa posso fare per cena; fra poco mio marito ed i miei figli tornano e, in più, devo andare a recuperare la mia piccolina che sta da mia madre, ha solo due anni. Sono talmente assorta in ciò che devo fare che quasi non sento l’arrivo di Armando, mio marito. Mi abbraccia da dietro, sento il suo sesso quasi duro appoggiarsi nel solco delle mie natiche.
    «ummuhhhumm…Che buon profumo ha la mia donna.»
    Mi dice, ...
    ... abbracciandomi forte, mi bacia sul collo e la cosa mette altra carne al fuoco. Mi rigira, bacia e poi si accorge del mio stato d’animo un po’ inquieto. Mi fissa e vuol sapere quale sia il motivo del mio broncio. Mi osserva e, senza aspettare una risposta, mi spinge contro il tavolo della cucina, mi gira e mi si abbassa dietro. Sento la sua lingua farsi strada nel solco delle mie natiche, mi lecca le umide labbra, mi sto subito eccitando, vorrei dire che fra poco arrivano i ragazzi e rischiamo di farci ‘beccare‘ così, ma l’eccitazione che mi assale in quel preciso momento è troppo forte; lo lascio fare e, in breve, mi strappa il primo orgasmo, Si solleva, sento che ha armeggiato con la chiusura dei suoi pantaloni, immediatamente la dura cappella si appoggia all’imboccatura della mia ostrica fradicia e, con un colpo secco, entra dentro di me, fino in fondo. Mi pompa velocemente, godo, vengo, soffocando il grido per non far troppo rumore. Mi fotte con forza, duro come piace a me. Mi strappa l’ennesimo orgasmo e sento che mi sta pompando a ritmo accelerato: deve esser al limite anche lui, mi giro, lo guardo con occhi languidi e, con un filo di voce, gli dico:
    «In bocca, sborrami in bocca!» 
    Gli sento affondare ancora qualche duro colpo, poi esplode. Ho appena il tempo di inginocchiarmi davanti a lui ed appoggiare la violacea cappella sulle mie carnose labbra, che mi riempie la bocca di sperma. Tre schizzi potenti, segno di estremo godimento, accompagnati da un sommesso grido.
    Bevo, ...
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