L’isola – 1
Data: 14/11/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu
... tentazioni, qualche desiderio di tenerezza. La lasciò fare e lei lo faceva sempre più intensamente. Gli carezzava il braccio e spingeva i capezzoli a toccarglielo. A lui dava uno strano piacere quel gioco, gli provocava erezione. Decise di ricambiarla e con l’altra mano le sfiorò i capezzoli sotto la canottiera; rispose, la sentì tirare l’aria coi denti stretti. Gliene prese uno tra le dita, lo faceva ruotare, lo tirava lievemente. Lei si girò di più verso di lui in modo che potesse farlo meglio ed anche all’altro capezzolo.
L’aliscafo incrociò quello di ritorno e le due navi si salutarono con la sirena che svegliò i i viaggiatori. Poi continuò la navigazione come prima ed anche lei tornò a fargli come prima. Si distese sulla poltrona e lui le torceva e tirava i capezzoli sentendola agitarsi per il piacere.
– Fermati -gli disse qui non possiamo fare di più
Furono scossi dalla sonnolenza del viaggio dalla sirena che annunciava al porto l’ arrivo dell’aliscafo; accesero le luci bianche.
La aiutò a sbarcare, presero insieme l’unico triciclo disponibile, che faceva da taxi, per andare al villaggio. Lo spazio nel triciclo era poco e le borse troppe. Lei gli mise un braccio intorno alla spalla, con suo corpo a contatto con quello del ragazzo. Quando lui le prese di nuovo in mano uno dei capezzoli, lei reagì con un sussulto di libidine.
– Stringilo.Non si provoca così una signora anziana se poi non sei disposto ad andare fino in fondo. Me la pagherai, ...
... giovanotto, faremo i conti al villaggio.
Dopo la reception, la accompagnò fino al suo bungalow con le sue borse. Lei, prima di aprire la porta, gli prese il viso fra le mani e lo baciò sulle labbra.
– Sei stato molto caro con me, ma hai un debito e devi pagarmelo.
Si svegliò presto, sistemò le sue cose nei mobili, fece un passaggio sotto la doccia ed uscì per recarsi al bar a fare colazione. Uscendo dal viottolo del suo bungalow, vide due ragazze: era belle, indossavano pantaloncini e camice aperte che facevano vedere i loro seni.
Andò in spiaggia, a cercare l’ombrellone che gli avevano assegnato …e cominciò a capire che posto era quel villaggio. Vide due uomini distesi su un asciugamani che si baciavano in bocca; più avanti un gruppo di donne, anziane, coi seni grossi e penduli, e giovani, coi seni turgidi ed eretti, e tutte coi seni scoperti. Vide una donna distesa sulla sdraio, aveva seni nudi ed una mano infilata nello slip: la muoveva continuamente, ritmicamente, come si stesse masturbando sul clito. Poi vide Renata che prendeva il sole su un lettino; anche lei aveva il petto scoperto, ma i suoi seni erano solo due grossi capezzoli puntuti che si sollevavano dal petto.. Gli fece cenno di avvicinarsi e di abbassarsi e gli diede un bacio sulle labbra.
– Dormito bene? – gli chiese
– Veramente ero inquieto. Sai, quando si comincia una cosa davvero bella e la si lascia a metà.
– Sei una canaglia, ma sei dolcissimo. Ti insegnerò io come si completano certe ...