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Chiappe al sole (per non parlare delle poppe)
Data: 14/11/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: Key_Seven, Fonte: RaccontiMilu
... faceva la doccia. Ero ancora nudo e col cazzo che gocciolava per il pompino che mi aveva appena fatto ma non mi preoccupavo più di tanto…. La mia badante era lautamente pagata anche per pulire la mia sborra… Salutai mamma che se ne andò rombando sulla Bmw 220 azzurra nuova fiammante che le avevo regalato per il suo compleanno e andai a prendere i bagagli. Caricai i due trolley nel capiente baule della mia Cayenne e un’ora dopo ero in rotta verso la Sardegna. L’hotel era molto carino e sfarzoso. La camera aveva un ampio balcone su cui stavano due sdraio e un tavolino e da cui si godeva un panorama meraviglioso. Avrei potuto anche stare lì senza l’incombenza di scendere giù in spiaggia. Avevo in programma di lavorare almeno un po’ al mio nuovo romanzo che la mia editor già aspettava da due settimane. Anche quella mattina mentre guidavo mi aveva chiamato per lamentarsi ‘Tesoro…. Amore mio dolce posso sapere dove cazzo sei?’. ‘Stò andando al mare Ivana’. ‘A bhe giusto, visto che non fai un cazzo tutto il giorno giusto che ti prendi una vacanza. Tutto questo far nulla ti stancherà da matti’ e rise amaramente. ‘Dai tranquilla che ho il portatile dietro. Se va tutto bene chiudo gli ultimi cinque capitoli e ti mando tutto via mail’. ‘Lo sai vero che dovevi mandarmi tutto due settimane fa?’. ‘Si me lo hai già detto tutte le mattine… Ogni mattina aspetto con ansia il tuo messaggino whatzapp che chiede se ho finito… Fai copia e incolla o lo digiti nuovo nuovo ogni giorno’. ‘Guarda che ...
... se non me lo mandi entro fine settimana non facciamo in tempo a fare tutto e ci perdiamo l’ultimo giro di distribuzione estiva. Se il romanzo non è in libreria per metà giugno addio estate, addio soldi capito caro’. ‘Ma si dai…. Lo finisco…. Ho detto che lo finisco tesoro’. ‘Io non so come faccia uno che non ha nulla da fare a non riuscire a fare davvero nulla… Ma che passi le giornate a scopare? Fai quello vero? Scopi dalla mattina alla sera…’. Risi ‘Bhe dai mi conosci…’. ‘Appunto…porcone’ attimo di silenzio e poi riprese ‘senti, a proposito, quando passi da Milano a trovarmi?’. Aaaaaa la porca voleva la sua dose come sempre. Nulla di male tanto più che Ivana era una figa spaziale. Mora, cinquantanni, magra, perfetta, gambe da modella…. Una Dea’. ‘Ti chiamo quando torno dal mare. Così ti do il romanzo su chiavetta e la chiavona che ho tra le gambe nella f….’. ‘ummm credo stia cadando il segnale…. Scusa sono in ufficio in viva voce…. Scusa…. Ciao…. Ti mando un messaggio ok?’. E riattacco. Per ora l’avevo scampata ma quelle sessanta pagine di romanzo in qualche modo avrei proprio dovuto scriverle. Così, diligentemente, appena preso possesso della stanza chiesi di avere la cena (leggera) in camera, un the freddo subito e indossati i pantaloncini del costume da bagno aprii il mio portatile Mac sul tavolino di vimini e mi misi a scrivere. Guardai anche il pisello che avevo tra le gambe e gli dissi ‘e tu fai il bravo che oggi si lavora’. Ma non è facile scrivere un romanzo ad ...