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Una matrigna in pelle
Data: 12/11/2018, Categorie: Lesbo Incesti Sesso di Gruppo Autore: Daniela1968, Fonte: RaccontiMilu
... doccia asciugo i capelli e poi con indosso l’accappatoio entro in camera da letto per vestirmi. Tolgo l’accappatoio e libero il mio corpo nudo. Mi siedo sul letto e apro il cassetto per prendere la biancheria intima, un perizoma e un reggiseno rosso come da tradizione nella speranza di un buon anno e dei collant neri. Li indosso, ma mentre lo faccio ho la sensazione di essere spiata e in effetti è così. Marco è dietro lo stipite della porta e mi osserva, una volta scoperto entra in camera. – Mmm, mutandine rosse non credevo seguissi la tradizione. – Eh, già. Ma che ci fai qui? Se ti vede tuo padre sono guai. – Papà non c’è. E’ andato già a casa dei nonni. – Ma come già? – Si. Sei dispiaciuta? Ci sono qui io – toccandomi i fianchi. – Lasciami stare – dissi infuriata per quello che aveva fatto mio marito. Marco esce dalla stanza, mentre io continuo a vestirmi mettendo il jeans nero di pelle, un maglione blu e le scarpe con tacco 8 cm. Sono pronta ed esco di casa, entro in macchina e alla guida c’è Marco che vedendomi esclama: – Sei bellissima – Grazie Arrivati a casa saluto i miei suoceri in modo molto gelido e lo stesso fanno loro ed entro in cucina per dare una mano alla cuoca nel preparare la cena. Mentre cucino sono scossa dal fatto che qualcuno mi ha palpato il culo. E’ Marco. – Ma che fai? Se la cuoca ci vede… – Non ci vede faccio con discrezione – e mi accarezza di nuovo il culo. – Che matto che sei. – Sai che non resisto al tuo culone. E’ ...
... l’ora di cena e ci sediamo a tavola. Io mi siedo accanto a Marco mentre mio marito si siede con il suo socio Riccardo che aveva invitato insieme alla moglie Cristina e ai suoi due figli Emanuele e Romina. La cena trascorre tranquillamente come da programma, mi annoio tranne per le continue e fugaci toccatine di Marco. E’ diventato sfacciato e adesso mi tocca in presenza di altri. Arrossisco per la vergogna ma anche per il piacere. Sentire la sua mano insinuarsi nel mio interno coscia e poi risalire fin sulla vagina… Poi durante la cena mi sussurra all’orecchio: – Non mi sento molto bene. Vieni nella cameretta mia – e si alza dal tavolo. – Vengo tesoro. Ci alziamo da tavola ed entriamo in camera da letto. Si stende e mi dice: – Non mi sento bene. – Cosa ti senti? – Non lo so…però so che tu mi puoi guarire… prendi la medicina nella tasca del mio cappotto. – Ok. Esco dalla stanza e vado dove c’è l’appendiabiti e frugo nella tasca del suo cappotto e trovo un un profilattico, sorrido e me lo metto nella tasca posteriore del jeans quella sulla natica destra. Lo guardo e sorrido. Poi entro nella stanza e lo trovo disteso sul letto con il suo cazzo semi duro che svetta. Chiudo la porta alle mie spalle. – Mmm che porcellone che sei. – Mi puoi guarire? – Si ci pensa la tua Daniela – apro la bocca e lo accolgo – Mmm com’è calda… mmm Inizio a fare una fellatio, facendo su e giù su quell’asta di 15 cm fin quando non è dura. Apro la bocca e lo libero per imprigionarlo nel ...