1. Irene, la collega (Ep. 1 – La scoperta)


    Data: 12/02/2018, Categorie: Autoerotismo Autore: Raccontami_lu, Fonte: RaccontiMilu

    ... essere silenziosa non lasciava minimamente trasparire al mondo esterno quanto la sua anima volesse davvero urlare. Rispettando e condividendo i suoi dolori, facendola sorridere e scherzando nel mio modo prossimo al genuino riuscii a renderla mia amica.. Così d’un tratto, i giorni a lavoro sembravano essere divertenti, sembravano aver acquisito un nuovo sprono verso l’entusiasmo e il sorriso. Mi portava il caffè e io lo portavo a lei, ogni tanto si usciva a prenderlo insieme e le conversazioni di lavoro lasciavano sempre più il passo alle conversazioni personali.. Io e Irene volevamo scoprirci e comprenderci, c’era un’intesa di fondo che nessuno dei due era capace di spiegarsi. Lei da una parte era abituata a trattenersi, contenersi, a passare in sordina.. io invece, goliardico idiota, quasi cantastorie ed instancabile autoironico con un velo di malvagità, ero solito voler apparire ed esternare qualsiasi pensiero riguardasse i temi delle conversazioni. Eravamo agli opposti, eppure così vicini…
    
    Un giorno, non ricordo esattamente come, iniziammo a parlare di pornografia e di quanto futili e scontati fossero ormai diventati i porno di oggi. Con mio grande stupore scoprii che Irene era una persona tanto chiusa nei rapporti umani quanto disinibita nel sesso.. IR: “insomma i porno ormai sono tutti uguali, non c’è sentimento e tanto meno una trama credibile.. per una donna la trama, il contesto e le sensazioni fanno gran parte del lavoro.. e poi si vede lontano un miglio che ...
    ... fingono ardentemente.. E’ come se li facessero soltanto per voi uomini, ignorando il fatto che anche le donne conoscono e praticano l’autoerotismo”. IO: “difatti io ne guardo molti pochi di porno, preferisco di gran lunga i racconti scritti..”
    
    Nemmeno l’avessi detto, vidi i suoi occhi sgranarsi e fissarmi con interesse pochi attimi dopo..
    
    IR: “e dove li leggi?” IO: “su Milu, non so se lo conosci..”
    
    Le comparse un lieve sorriso nel volto e poco dopo mi rispose.. IR: “lo conosco molto bene..”
    
    Fummo interrotti da un’ondata di clienti che ci tenne occupati nelle ore successive.. Ma tra un cliente e l’altro notai che Irene mi scriveva su Whatsapp, così la nostra conversazione ebbe modo di proseguire anche nonostante fossimo distanti qualche metro e occupati nel nostro lavoro. Era sempre più intrigante questa situazione. Quando scopri che una persona condivide lo stesso sito di racconti e prova eccitazione nel leggerli come te, non può non venirti spontaneo domandarle che cosa preferisce, che genere e che tipo di storie..
    
    IO: “E su Milu che genere di racconti cerchi.. cosa ti piace?” IR: “Trovo interessanti i racconti che hanno una trama, ma che soppesano bene i tempi, lasciando una parte dettagliata delle sensazioni, delle percezioni, dei dettagli.. io amo i dettagli, amo i fluidi, amo la saliva, amo giocarci nei modi più disparati, anche se questa cosa non noto piacere a tanti..” IO: “In effetti è una cosa un po’ particolare e non mi è mai capitato di sentirlo, ma ...